Colui che è schietto rivela i suoi sentimenti, non è doppio di animo, non dice una cosa e ne pensa o fa un’altra.
Matteo 21:28 Or che vi par egli? Un uomo avea due figliuoli. Accostatosi al primo disse: Figliuolo, va’ oggi a lavorare nella vigna. 29 Ed egli, rispondendo, disse: Vado, signore; ma non vi andò. 30 E accostatosi al secondo, gli disse lo stesso. Ma egli, rispondendo, disse: Non voglio; ma poi, pentitosi, v’andò. 31 Qual de’ due fece la volontà del padre? Essi gli dissero: L’ultimo. E Gesù a loro: Io vi dico in verità: I pubblicani e le meretrici vanno innanzi a voi nel regno di Dio. 32 Poiché Giovanni è venuto a voi per la via della giustizia, e voi non gli avete creduto; ma i pubblicani e le meretrici gli hanno creduto; e voi, che avete veduto questo, neppur poi vi siete pentiti per credere a lui.
Gesù si trova davanti ai farisei e presenta loro due tipologie di persone.
Ci sono alcune parole chiavi che desidero far emergere:
OGGI
Questa è una parola che non è ben vista da coloro che PROCRASTINANO. Coloro che vivono dicendo: “perché fare oggi quello che potrei fare domani?”. L’invito del padre è ad andare OGGI nella vigna.
Ebrei 3:7 Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, 8 non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione
Non è saggio rimandare a domani quello che si può fare OGGI semplicemente perché il domani non ci appartiene. Proverbi 27:1 Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre.Giacomo 4:13 Ed ora a voi che dite: Oggi o domani andremo nella tal città e vi staremo un anno, e trafficheremo, e guadagneremo; 14 mentre non sapete quel che avverrà domani! Che cos’è la vita vostra? Poiché siete un vapore che appare per un po’ di tempo e poi svanisce.
Ci sono cose che Dio ci chiama a fare OGGI. Ora queste cose potrebbero essere davvero tante, è un grande calderone, ma dobbiamo pensare a quelle cose delle quali Dio ci chiederà conto se DOMANI ci troviamo alla sua presenza.
VADO SIGNORE
In questa parola chiave rientra la prima categoria di persone. Innanzitutto qui troviamo un figlio che non è maleducato, scontroso, rude verso il padre, ma con prontezza risponde al padre: “VADO”.
Un figlio che riconosce la propria posizione e che risponde: “VADO SIGNORE”,…chiama suo padre, signore. Lo riconosce come colui che è il suo PADRONE. Lo sa bene che quello è il suo signore, risponde con prontezza.
Agli occhi degli altri appare ubbidiente, disponibile, zelante, sempre pronto. È il classico credente che dopo la predicazione risponde agli appelli. Qualsiasi appello esso sia, consacrazione, pentimento, salvezza, questo credente c’è sempre. Chi l’osserva penserà che costui è uno che si mette sempre in discussione davanti a Dio.
Quello che accade però, è che dice: “VADO SIGNORE” ma non vi andò. Non sappiamo i motivi, sappiamo solo che non vi andò nella vigna.
Qualcuno potrebbe dire: “ma tu non sai i motivi del perché io non l’ho fatto, o del perché non sono andato”.
Il motivo davanti a Gesù è IRRILEVANTE, quello che Gesù sottolinea è il fatto che non ci andò.
Stiamo parlando di quei credenti che rispondono prontamente al Signore, magari andando anche avanti all’appello, ma finito il culto … nella vigna non ci vanno … nulla cambia nella loro vita.
Sono persone emotive, subito pronte, ma poco profonde…si perdono nel tempo, e purtroppo il tempo non gli appartiene, l’invito del padre è quello di andare OGGI nella vigna.
Matteo 7:21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de’ cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli. 7:22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demonî, e fatte in nome tuo molte opere potenti? 7:23 E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità. 7:24 Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia. 7:25 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 7:26 E chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo stolto che ha edificata la sua casa sulla rena. 7:27 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato ed hanno fatto impeto contro quella casa; ed ella è caduta, e la sua ruina è stata grande.
NON NE HO VOGLIA
Nella seconda categoria di persone, vi sono coloro che non HANNO MAI VOGLIA DI FARE NIENTE. Voi ne conoscete alcuni? Sono quei credenti che sono meno emotivi, che sono meno pronti, persone che fanno fatica a rispondere agli appelli. A queste persone risultano pesanti parole come “OGGI”, “ORA”, “NON RIMANDARE”, ecc…
Sarebbe interessante capire perché queste persone non abbiamo voglia di fare le cose subito, se per temperamento, se per mancanza di interesse, ecc…
Anche qui, le motivazioni sono di poco rilievo, resta però chiaro ed indiscutibile l’appello del padrone ad andare OGGI nella vigna.
PENTITOSI
Arriviamo all’altra parola chiave, “PENTITOSI VI ANDO’”.
Questo figlio è stato molto rude con il padre, scontroso. Il padre gli dice di andare nella vigna e questi gli risponde: “Non ho voglia”. Una gran bella risposta da persona maleducata.
Questa tipologia di persone di solito ha una caratteristica a doppio taglio, la SCHIETTEZZA. E’ forte sentirsi dire: “non ho voglia” ma per lo meno è chiaro quello che viaggia nella sua testa. Colui che è schietto rivela i suoi sentimenti, non è doppio di animo, non dice una cosa e ne pensa o fa un’altra come la categoria precedente.
In questo caso però vediamo un figlio che ritorna sui suoi passi. Si pente del suo atteggiamento, ci ripensa e decide di andare a lavorare nella vigna.
Il pentimento produce un cambiamento. Il pentimento produce ravvedimento, cioè porta ad invertire la rotta. Prima andava sulla via della disubbidienza, ora cammina sulla via dell’ubbidienza e va’ nella vigna.
Gesù dichiara che questo fece la volontà del padre.
Questo figlio riuscì a vincere sulle proprie emozioni e desideri accettando di ubbidire alla volontà del padre.
VALE PIÙ LA FINE DELLE COSE CHE IL LORO PRINCIPIO. (Ecclesiaste 7: 8)
Francesco Caldaralo | notiziecristiane.com
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