Combattere è il tema di oggi, l’idea del combattere contro un nemico, ma in questo caso il nostro nemico siamo noi stessi.
LA MISSIONE AFFIDATA AI DISCEPOLI
MARCO cap. 16 versi 15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.
EBREI cap 11 verso 4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.
Qual’è il nesso tra questi due passi? Predicazione e combattimento.
Quando portiamo testimonianza, quando predichiamo il vangelo è indispensabile che ciò che diciamo sia vero. Non buono o bello come discorso, ne’ piacevole o molto enfatico, ma vero!
È importante che dalle nostre parole si percepisca il cambiamento, e non c’è vero cambiamento senza lotta.
Diversi sono i motivi che mettono in relazione questi due passi della scrittura. La santificazione necessaria a dimostrare la nostra rinascita, la costanza nel ricercarla mettendo in pratica la parola, il timore dell’Eterno e l’amore che ci conduce a Lui.
Tutto ciò è la fonte della forza che ci occorre per affrontare la nostra lotta. Ovvero: prima di affrontare il mondo con l’intento di strappare anime alla perdizione per condurle alla Salvezza, bisogna che vinciamo, anche combattendo strenuamente, la battaglia contro le nostre cattive attitudini, iniquità e vizi.
I Corinzi cap. 6 versi 12 Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla.
Sciogliere quei legami che ci avvinghiano come “cacchi” di una radice malefica che nel tempo ci hanno avvinto con le loro spire.
Annodati, legati, dal nostro nemico numero uno, il più arduo da sconfiggere… noi stessi!
Fatto ciò lo spirito Santo potrà operare in noi e quando porteremo parola del Signore, predicando il vangelo, Egli infonderà in noi sicurezza (trovandoci privi di menzogna e tesi al combattimento) e potenza alla nostra azione.
Così vogliamo dare al Signore i nostri legami e chiedere che vengano seccate antiche radici che opprimono il nostro spirito. Per essere pietre viventi utili alla costruzione del Tempio, stabili e durature. Non impalcature utilizzate per un tempo e poi rimosse terminato il loro uso funzionale.
Francesco Blaganò | notiziecristiane.com
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