Sai chi è stato il re Davide? Conosci la sua storia? Sia nel caso tu lo sappia come no, sarà certamente di consolazione considerare che era un peccatore, niente meno e niente più che come lo siamo io e te, ancora oggi.
Eletto dalla Prescienza di Dio a re del Suo popolo Israele, fin da giovanissima età, Dio gli fece dono del Suo Santo Spirito. Grazie a ciò Davide era portatore di fede incrollabile, forza, prudenza, pace e letizia e oltre a ciò, era anche stato reso in grado, da parte di Dio, di scacciare i demoni della tristezza dal cuore dell’uomo con la soavità della sua musica sulla cetra. A Davide, infatti, si riferisce la paternità di numerosissimi Salmi (ovvero: canti, preghiere, inni, invocazioni, meditazioni) presenti nella Bibbia.
Per quanto, però, tanto benedetto e favorito peccò gravemente compiendo adulterio e fu il mandatario di un omicidio premeditato e crudele di un innocente.
Mi è sempre molto di consolazione meditare sul cammino di Davide con il SIGNORE e ringrazio Dio per le debolezze (sebbene non desiderabili) di quest’uomo attraverso le quali si può ammirare estasiati non solo l’immensità della Benignità Misericordiosa del SIGNORE ma anche le Sue inimitabili Fedeltà e Sapienza!
Quando quest’oggi riordinavo in una raccolta il Salmo 51, proprio quello scritto da Davide in occasione del suo noto peccato, non ho potuto fare a meno di notare, fra tutti, il versetto 15 ([1]), tanto che ho voluto condividerlo con tutti voi.
Al Salmo 51:15 è scritto:
Insegnerò le Tue vie agli empi, e i peccatori a Te faranno ritorno.
Questo versetto è molto importante; fondamentale nel piano di salvezza voluto e stabilito da Dio. Si sposa perfettamente con queste parole di Davide, il versetto in Ezechiele 18:32, purtroppo VOLUTAMENTE CORROTTO dalla tradizione cristiana, il quale si trova completo solo nella versione ebraica (Testo Masoterico) che letteralmente traduce:
“IO non desidero che chi si era reso degno di morte muoia, dice il SIGNORE. Inducete alla penitenza e vivete!”.
Ciò che sta dicendo Davide corrisponde perfettamente a questa Parola di Dio: Davide non solo esprime il suo pentimento e si risolve di rimanere saldo e volenteroso sulla Via tracciata da Dio, ma s’impegna anche a far conoscere agli empi i loro peccati e a ricondurli al SIGNORE.
Queste parole non rappresentano un proposito personale di Davide che desidera fare questa promessa al SIGNORE. In realtà si tratta di un vero e proprio ordine di Dio. In Zaccaria 8:16 è scritto: “Dica ciascuno la verità al suo prossimo” ed ancora in Ezechiele 3:20 Quando un giusto si ritragga dalla sua rettitudine compiendo misfatti e cadendo nelle prove cui IO lo sottopongo, egli morrà! Perché non è stato ammonito egli morrà a causa del suo peccato e non gli verranno riconosciuti i meriti precedenti: ma della sua vita IO chiederò conto a te. 21 Però, se tu avrai avvertito il giusto perché non pecchi ed egli, infatti, non pecca, vivrà, giacché è stato avvertito, e tu pure sarai salvo» /cfr. Ezechiele 33:6.
Anche l’apostolo scrisse: Efesini 4:25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo giacché siamo membra gli uni degli altri.
Amici, è evangelicamente incompleta e corrotta la traduzione di Ezechiele 18:32: convertitevi e vivete! E di conseguenza lo è il conseguente insegnamento. Il SIGNORE, Dio, ci ha eletti dall’Alto ad un impegno molto più elevato! Se pensi che ci vada coraggio per fare quanto richiede il SIGNORE, ti sbagli.
Non è il coraggio che serve, ma SAPERE “IN CHI HAI CREDUTO” e AMORE VERO. Quello stesso AMORE che ha portato LA VERITA’ ASSOLUTA, Gesù Cristo, a morire per te, e quello stesso AMORE che ha fatto dire all’apostolo:
Galati 4:16 Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità?
Chi giudica il fratello, odia e non ama il proprio fratello, né può dire di amare Dio.
Chi sa che il proprio fratello sta per cadere e non lo avverte, o è caduto e non lo ammonisce odia e non ama il proprio fratello, ed ha disonorato Dio stesso disubbidendoGli.
Sapete, anch’io pensavo che bastasse pregare per “lavarmi la coscienza” e che potessi considerarmi a posto dopo aver pregato il SIGNORE di far sì che il “mio caro fratello” si accorgesse che stava sbagliando e si ravvedesse, ma ERO UN IPOCRITA! UN IPOCRITA DAI RIGUARDI PERSONALI E CON UN INGUARIBILE AMORE PER ME STESSO. Non avevo LE VISCERE DI MISERICORDIA DEL PADRE, non solo per piangere con chi è nel pianto, ma neanche PER AVVISARE CON AMORE IL MIO FRATELLO!
Ma poi, è avvenuto che io pure STAVO PER CADERE e nessuno dei miei fratelli (grandi o piccoli) pur sapendolo pubblicamente mi ha avvertita. Poi è avvenuto che io pure, infine, SONO CADUTA ROVINOSAMENTE e nessuno dei miei fratelli (grandi o piccoli) pur sapendolo pubblicamente mi ha ammonita, e mentre loro giudicavano me, io giudicavo loro.
Poi però il SIGNORE stesso in Persona è venuto a recuperare le Sua pecorella: mi ha strappata dal fuoco, mi ha lavata nel Suo sangue, mi ha consolata e mi presa per mano camminando con me sulla Via. Lui l’ha fatto ed io Gli rendo grazie per la Sua Fedeltà e la Sua Misericordia.
Tuttavia, spesso mi sono domandata se Dio non si serva proprio delle nostre debolezze e delle nostre occasioni di caduta per dare una scossa e risvegliare un amore ormai anestetizzato, cinico, amaro, acido, inconsistente, bigotto e tiepido che sta uccidendo l’anima del Suo popolo, in esilio…
Io ho fatto tesoro della mia esperienza e prego lo vorrai fare anche tu!
Efesini 4:15 Perciò dicendo la verità [1] con amore cresceremo[2] verso di Lui in ogni modo[3], Lui che è il capo, Cristo, del Quale, riunito e composto tutto il corpo grazie alla donazione generosa di ogni giuntura, secondo il vigore in proporzione dell’azione di ciascuno, sia assicurato l’accrescimento[4] del corpo per la progressione di Se stesso con amore.
Giacomo 5:19 “Fratelli miei, se qualcuno tra voi si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro, 20 sia risaputo che colui che riporterà indietro un peccatore dalla sua via di depravazione salverà la propria anima dalla morte e coprirà una moltitudine([1]) di peccati.”
[Le traduzioni del Nuovo testamento sono letterali integre, tratte direttamente dal testo greco, e tradotte senza compromessi]
[1] [per le Bibbie di tradizione protestante il versetto è il numero 13. La diversità di numerazione delle versioni di tradizione protestante è data dal fatto che l’incipit in questo caso molto lungo del Salmo costituisce già di per sé due versetti, di modo che il primo delle versioni protestanti in realtà corrisponde al terzo della numerazione corretta]
[2] Il verbo “aletheuω” significa: dire la verità, dire/dichiarare qualcosa con verità + con amore – FALSO invece “vivendo secondo verità + nell’amore”, cfr. Zaccaria 8:16!
[3] Sia in senso di futuro semplice, in prospettiva, sia in senso esortativo come imperativo “cresciamo”
[4] “tà pantà”: in ogni modo, con ogni rispetto – FALSO invece “in ogni cosa”
[5] Anche: incremento, aumento
[6] In greco “plethos”: moltitudine, quantità, la maggior parte, il grosso, il più – molto di più che semplicemente un gran numero
Sorella Eva | notiziecristiane.com
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