Il frutto delle scelte

5691422Una delle lezioni più importanti che mia moglie ed io dovremo insegnare a nostro figlio è che ogni decisione porta con sé delle conseguenze, nel bene e nel male.
Gli faremmo un grande torto se non gli insegnassimo che i suoi errori comportano delle conseguenze negative per lui.

La Bibbia ci insegna a educare i figli “nella disciplina e nell’ammonizione del Signore” (Efesini 6:4) e a “non risparmiare la correzione al fanciullo” (Proverbi 23:13).

La disciplina che i genitori devono esercitare talvolta richiede non solo correzione verbale, ma che i figli, per il loro bene, sopportino le conseguenze degli errori commessi.

Dio è il Padre perfetto e nella Sua saggezza ci lascia subire le conseguenze delle nostre decisioni; lo fa per il nostro bene, perché spera che impareremo dai nostri errori.

Siamo liberi a tutti gli effetti di scegliere, ma non siamo liberi dalle conseguenze delle nostre scelte; se Dio avesse permesso che ogni errore non portasse con sé conseguenze, il male non avrebbe avuto freno nel mondo.
Il cuore di Dio di spezza nel vedere uomini e donne soffrire a causa delle loro scelte; ma permette che soffrano per i loro peccati, perché desidera salvarli dai loro peccati.

Dio non impone la Sua presenza; chiama, cerca di attirare a Sé con il Suo amore, ma lascia sempre libero l’uomo di seguire la propria via, anche lontano da Lui.
Quando l’uomo rifiuta di ascoltare la Sua voce, Dio lo lascia vivere come egli crede meglio: “Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore, affinché camminassero secondo i loro consigli” (Salmo 81:12).

“«Ascoltate la Mia voce, e Io sarò il vostro Dio e voi sarete il Mio popolo; camminate in tutte le vie che vi ho comandato, affinché ne venga del bene a voi». Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, ma camminarono secondo i consigli e la caparbietà del loro cuore malvagio, e andarono indietro e non avanti” (Geremia 7:23-24).

Il peccato porta sempre miseria spirituale e, per quanto possa brillare da lontano, lascia sempre con un vuoto ancora più acuto nel cuore.
Molti pensano: “Avrò pace, anche se camminerò secondo la caparbietà del mio cuore” (Deuteronomio 29:19), per poi sperimentare solo vuoto e amarezza.

“Poiché hanno odiato la conoscenza e non hanno scelto il timore dell’Eterno, non hanno voluto accettare il mio consiglio e hanno disprezzato ogni mia riprensione. Perciò si ciberanno del frutto della loro via e si sazieranno dei loro propri consigli” (Proverbi 1:29-31).

Dio permette che raccogliamo il frutto delle nostre decisioni perché desidera salvarci con tutto Se stesso. Lasciandoli liberi di vivere schiavi dei loro desideri, Dio spera che gli uomini giungano al punto di riconoscere che non sono in grado di trovare la felicità lontano da Lui e Lo cerchino con tutto il cuore.

Molti se la prendono con Dio per i loro problemi, ma spesso questi arrivano come naturali conseguenze delle nostre scelte: “La tua stessa malvagità ti castigherà e i tuoi sviamenti ti puniranno. Riconosci perciò e vedi quanto cattivo e amaro sia per te abbandonare l’Eterno, il tuo Dio, e il non avere in te alcun timore di Me” (Geremia 2:19).

da: Lameditazionedelmiocuore.weebly.com/

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook