“Ringrazio continuamente per ogni cosa Dio e Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo”. (Efesini 5:20)
“Ogni cosa per quanto grande ed insormontabile possa apparire agli occhi umani, dinanzi a Dio è piccola e facilmente risolvibile”.
Oggi da vera cristiana posso affermare tutto questo, ma vi assicuro che qualche anno fa avrei detto l’esatto contrario. Infatti, solo quando si realizza una piena comunione con Dio si può parlare così, perché quando non si conoscono il Suo amore e la Sua grandezza, le cose negative che capitano nella vita sembrano prendere il sopravvento. Io sono una donna felicemente sposata e mamma di due figli. Frequento la chiesa evangelica da anni con mio marito perchè insieme abbiamo sperimentato l’aiuto meraviglioso di Dio nella nostra vita. Dopo 10 anni di fidanzamento, avevamo deciso di sposarci, ma trascorso appena un mese dal matrimonio abbiamo attraversato una crisi molto violenta che ci stava portando alla separazione; era assurdo, ma con un colpo di spugna stavamo cancellando tutti quegli anni e quel bene che ci eravamo voluto. Il problema ero io, sembrava che non provassi più niente per lui, non riuscivo più a vedere tutte le qualità di cui mi ero innamorata e che oggi continuo ad amare. Era davvero indescrivibile la situazione di quel periodo! Ovviamente tutti volevano aiutarmi ma nessuno mi capiva. I miei familiari erano distrutti, pensavano che sarei stata felice, che avrei costruito una bella famiglia insieme a quel ragazzo che amavo tanto ed invece ad un mese dalle nozze rischiava di finire tutto. Chiedemmo aiuto a tutti quelli che pensavamo fossero in grado di farlo. Il primo fu il prete, poi ci rivolgemmo ad un consultorio familiare ed infine ad uno psicologo e proprio lì sentii dire quello che volevo: “separazione”. Sì, era questo che desideravo in quel momento.
Immaginate il mio stato d’animo e soprattutto la situazione che si era creata intorno a me; avevo tutti contro perché non capivano le mie scelte e le mie esigenze. In tutta questa confusione era necessario trovare una soluzione e Dio, che usa i Suoi figli per guidarci, nel mio caso si servì di un cugino di mia madre che ci invitò ad andare nella chiesa evangelica dove, proprio in quei giorni, si tenevano tre serate speciali di evangelizzazione.
C’erano dei pastori da Palermo, il pastore Stallone e tanti credenti infuocati per Gesù. Alla fine della riunione abbiamo esposto il nostro problema di coppia ai pastori e così loro pregarono per noi. La prima cosa che ci dissero dopo averci ascoltato fu che tutto si sarebbe risolto perché Dio creò l’uomo e la donna per l’unione e non per la separazione. All’inizio tutto sembrò peggiorare e non riuscivo a vedere nessuna soluzione al mio problema, mi sentivo come in catene, volevo liberarmi, volevo rifarmi una vita, ma il pastore mi diceva che avrei amato mio marito più di prima e mi fece promettere che da quel momento (era il mese di Aprile) fino a Dicembre avrei dovuto impegnarmi a fare il possibile per salvare il matrimonio, dopodiché se anche quel tentativo fosse fallito lui stesso mi avrebbe aiutata a separarmi. Così feci e pian piano iniziai a vedere mio marito con un altro occhio, ed ora lo guardo con gli stessi occhi pieni d’amore con cui lo guardavo il giorno che l’ho conosciuto. Questa situazione mi portò ad una profonda maturazione dentro, una maturità soprattutto spirituale, che mi ha spinto ad accettare il Signore e ad affidargli tutto il corso della mia vita. Adesso sento una responsabilità che mi spinge a non comportarmi male e a seguire pienamente la Sua strada. Dio è grande e sa di cosa hanno bisogno i suoi figli!
Ho ricevuto piccole e grandi guarigioni, ma quella per cui voglio ringraziarlo in maniera particolare l’ho avuta mentre ero in gravidanza. A sei mesi di gestazione il bambino si era messo in modo che i piedi calciavano sul collo dell’utero rischiando così di rompere la placenta, sapevamo che se fosse nato in quel momento il piccolo avrebbe potuto avere dei gravi problemi. Abbiamo pregato tanto con mio marito e grazie a Dio la posizione del bimbo si è sistemata. Il giorno del parto tutto sembrava procedere per il meglio, la dilatazione andava bene ma ad un certo punto il bambino si mise in una posizione tale che non poteva nascere in maniera naturale. Mi prepararono per il parto cesareo, ma l’anestesista tardava ad arrivare, nonostante il dottore mi consolava, i dolori erano così forti che iniziai a pregare ad alta voce e dopo un po’ con il loro consenso iniziai a spingere; mio figlio è nato senza bisogno di intervento. Tutto si era sistemato, il bambino stava bene, ma dopo un po’ di tempo, ho avuto una “mastite” (infezione che fa diventare il latte duro e provoca fuoriuscita di pus dal seno). Il seno diventò grosso e duro e il dottore mi disse che dovevo operarmi. Ho chiesto aiuto, allora, a quella che adesso è la mia famiglia spirituale ed è venuto il pastore Stallone per ministrare l’unzione dell’olio su di me, come è scritto: “Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore e la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo risanerà; e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati” (Giacomo 5:14-15).
Il pastore ha sentito subito che dopo la preghiera avevo ricevuto guarigione, ma per me non era avvenuto niente. Il giorno seguente mi sono accorta che il latte si era sciolto da solo ed è cominciato a fuoriuscire. Adesso sto bene e sono felice di avere un Padre Celeste che mi ama e provvede ai miei bisogni! Dio vi benedica.
da: Pdgvittoria.it/
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