L’alluvione di Piacenza di questi giorni registra purtroppo due vittime, padre e figlio di 67 e 43 anni, i quali – mentre si trovavano nel mezzo del nubifragio.
Stavano scrivendo su Facebook pensando di essere scampati alla tragedia: “Mi è straripato il Nure in faccia… Sommerso da un fiume d’acqua… Ho rischiato di rimanerci, il post di uno dei due poi scomparso assieme al padre per il cedimento improvviso della strada provinciale di Recesio. Stranamente, anche in Brasile, notoriamente paese tropicale, un inatteso e imprevedibile tornado ha devastato lo scorso 10 settembre la cittadina di Panorama, nello stato di San Paolo, causa una tromba marina che si è formata sul fiume Paranà. Il forte vortice ha continuato il suo percorso portando violentissimi venti tali da tramutarsi in piogge torrenziali: in pochissimo tempo, il tornado ha distrutto verande e case intere, abbattendo muretti e alberi e scagliando i detriti sino a 500 metri di distanza. Almeno 20 i feriti. In America, invece, precisamente nello stato dello Utah, una pesante ondata di maltempo si è abbattuta nella zona causando vittime e ingenti danni; fra i morti, anche 6 bambini. Le fortissime piogge hanno imperversato per molte ore al confine con l’Arizona e l’esondazione di diversi torrenti hanno in poco tempo travolto ogni cosa; decine le auto trascinate per centinaia di metri dalla furia dell’acqua.
Tra le persone scomparse anche tre escursionisti che si trovavano in un canyon dello Zion National Park. Molte delle vittime nello Utah fanno parte della comunità poligama di Short Creek, i cui membri conducono una vita quasi medioevale, astenendosi dal guardare la televisione e internet: questo, probabilmente, il motivo per cui i residenti non hanno potuto seguire le news sulla tempesta in arrivo e gli allerta meteo nella zona. In Italia, al contrario, in pieno settembre, il paese è diviso in due: autunno al nord e temperature torride al sud ben oltre le medie del periodo, con punte anche di +38/39 gradi nelle isole e sui versanti Adriatici. Beh, se già sin da ora da ogni estremità della terra siamo un po’ tutti testimoni “dell’angoscia di popoli nello smarrimento per il fragore del1 mare e dei flutti” (Luca 21:25), quale sarà lo stato d’animo – in futuro – della nostra società allorché verranno aperti i sigilli apocalittici e i giudizi divini saranno di gran lunga più devastanti? La natura è in rivolta a ritmi quasi giornalieri, perciò prendiamo sul serio i moniti di Dio e avvisiamo questo mondo, compreso quella frangia di cristianità distratta, che non c’è più tempo da perdere.
Salvatore Di Fede | notiziecristiane.com
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