Oggi torna la giornata Europea della Cultura Ebraica, il tradizionale appuntamento coordinato e promosso in Italia dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che invita a scoprire il patrimonio culturale ebraico. Sono centinaia gli eventi previsti, tra visite guidate a sinagoghe, quartieri e musei ebraici, spettacoli, mostre, concerti, degustazioni kasher e incontri culturali.
Da sempre la giornata è una proposta di condivisione e di incontro tra culture: intenti ben espressi dal tema dell’edizione di quest’anno “Bridges”, declinato in Italia in “Ponti & AttraversaMenti”. Sarà questo il fil rougeche legherà tutti gli appuntamenti organizzati in Europa e in ognuna delle settantadue località che aderiscono quest’anno in Italia.
Il senso della giornata viene ben descritto da Renzo Gattegna, presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane, che presenta l’evento sul sito www.ucei.it: «La cultura è lo strumento principale per difendere valori, per raccontare ciò in cui crediamo e per ragionare insieme sulle problematiche di questi tempi complessi. Il tema “Ponti e AttraversaMenti” di quest’anno offrirà lo spunto per parlare di identità e di “ponti ideali” tra la cultura antica e quella attuale. Gettare ponti, favorire momenti di incontro e confronto, in un periodo storico difficile e complesso come questo, è estremamente importante. Per contrastare coloro che della persecuzione della diversità fanno una bandiera e per alimentare gli indispensabili anticorpi contro i germi del razzismo, dell’antisemitismo e del rifiuto per il “diverso” e per lo “straniero”».
David Sorani, consigliere responsabile del settore cultura della Comunità ebraica di Torino, spiega qual è l’obiettivo e il senso della giornata: «Alla base c’è la convinzione che il contributo storico, culturale, archeologico e artistico dell’ebraismo sia un elemento significativo ma poco conosciuto al di fuori dei nostri ambienti interni e al di là di alcune nozioni fondamentali sull’ebraismo che molti hanno studiato o scoperto. La cultura ebraica è fortemente radicata nella società europea e le giornate annuali nascono come momenti a porte aperte in cui le comunità si aprono al pubblico. Nel corso degli anni centinaia di migliaia di persone hanno avuto l’opportunità di conoscere alcuni aspetti della cultura e della tradizione ebraica e di scoprire per la prima volta sinagoghe, musei, quartieri ebraici, antiche “giudecche” e tanti altri siti e percorsi».
Il tema scelto di anno in anno viene condiviso a livello europeo e poi declinato in modo indipendente dalle singole realtà, che ne danno una libera interpretazione. In alcune città italiane, come Torino e Firenze, è significativo il “ponte” che si è creato tra la chiesa valdese e la comunità ebraica: due realtà unite dalla realtà storica di essere due minoranze emarginate e perseguitate nel corso della storia, e dall’attenzione nella distinzione tra l’aspetto sacro celebrativo e l’aspetto laico-amministrativo delle comunità.
Per informazioni sul dettagliato e nutrito programma della giornata visitare il sito www.ucei.it, nella sezionegiornata della cultura.
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