Una delle immagini più forti di ciò che potrebbe essere chiamata una “conversione parziale” si trova in Luca 11:24-26. Gesù insegna che quando uno spirito malvagio esce da qualcuno “si aggira per luoghi aridi, cercando riposo”, cercando evidentemente una nuova persona in cui andare a vivere.
In seguito, lo spirito considera le possibilità di tornare nella sua precedente dimora. Dopo un breve giro di ricognizione la trova incredibilmente vuota. Lo spirito trova allora sette colleghi che sono peggiori di lui, “entrano ad abitarla e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima”. Apparentemente, l’uomo che è stato esorcizzato dallo spirito malvagio non ha sostituito quello spirito con nient’altro. Lo Spirito Santo non ha preso dimora nella sua vita; l’uomo è rimasto semplicemente vuoto, com’era prima.
Ci sono tre lezioni da imparare:
1) “Le conversioni parziali” sono molto comuni. Una persona può essere parzialmente purificata, lui o lei possono arrivare molto vicini al Vangelo e al popolo di Dio, al punto che si registra una sorta di allontanamento dall’empietà, un’infatuazione precoce per la santità, un’attrazione per la rettitudine. Ma, come la persona rappresenta dal suolo roccioso nella parabola del seminatore e dei terreni (Luca 8:4-5), questa persona, che all’inizio sembra il meglio della raccolta, non resiste. Non esiste un genere di conversione che non implichi il controllo di un individuo da parte del Dio vivente, un nuovo orientamento legato al pentimento genuino e a una fede duratura.
2) Un po’ di Vangelo è una cosa pericolosa. Esso porta le persone a pensare bene di se stesse, a tirare un sospiro di sollievo perché i mali peggiori sarebbero stati superati, a godere un dolce senso di appartenenza. Ma se una persona non è veramente giustificata, rigenerata, e portata dal regno delle tenebre nel regno dell’amato Figlio di Dio, può darsi che un po’ di religione non faccia altro che vaccinarla contro un autentico rapporto con Gesù Cristo.
3) Questo brano è tematicamente legato a una parte molto ampia della Scrittura. Il male non può essere semplicemente contrastato: cioè, non è mai abbastanza combattere contro il male, come cacciare un demone. Il male deve essere sostituito dal bene, lo spirito malvagio deve sostituire il rancore con un perdono autentico e con l’amore per quella persona. E’ difficile superare l’avidità impegnandosi semplicemente a non essere eccessivamente materialisti; si deve concentrare il proprio attaccamento a un tesoro migliore (Luca 12:12-21), imparare a essere misericordiosi e a sacrificarsi generosamente. Superate il male con il bene.
D.A. Carson
Francesco La Manna – notiziecristiane.com
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