Ha sconvolto l’opinione pubblica la notizia rinvenuta da fonti locali delle esecuzioni ordinate dallo Stato Islamico avvenute fra il 28 e il 29 giugno che hanno riguardato due coppie.
In entrambi i casi, le due donne sono state decapitate assieme ai loro mariti, tutti incriminati con l’accusa di «magia e stregoneria». Nella stessa circostanza, i miliziani dello Stato Islamico hanno crocifisso almeno 8 uomini, inclusi 2 minori, accusati di non aver rispettato il digiuno previsto durante il Ramadan. I jihadisti hanno inoltre appeso un cartello al collo delle vittime con la scritta che li accusa di aver consumato cibo «senza alcuna giustificazione religiosa».
Alcuni osservatori per i diritti umani hanno spiegato che la propaganda dell’Isis ha bisogno di sempre nuovi orrori da impostare al mondo e dopo i piloti bruciati, gli sgozzamenti sul bagnasciuga e gli annegamenti nelle gabbie anche la decapitazione di donne rientra nella logica del macabro show a cui il Califfato ci ha abituati. Pare che si tratti della prima volta che la decapitazione viene inflitta a donne per il reato di “magia e stregoneria” ma in precedenza tre soldatesse curde erano state decapitate dopo la cattura in battaglia e molte donne sono state lapidate in base all’accusa di adulterio.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto di aver documentato 3.027 esecuzioni dal 29 giugno 2014. «Tra i giustiziati ci sono 1.787 civili, di cui 74 bambini».
Quello che sconvolge noi, lascia impassibile la stragrande maggioranza del mondo islamico, infatti, c’è poco da stupirsi della sintonia tra lo Stato Islamico e l’Arabia Saudita (che è a tutti gli effetti uno Stato islamico dove infatti nessuno dei diritti umani, civili e politici viene tutelato), basti ricordare che in un sondaggio realizzato l’anno scorso da al-Jazira su un campione di un migliaio di cittadini sauditi emerse che il 97 per cento riteneva che l’Islam praticato dall’Isis fosse corretto e pienamente aderente ai precetti coranici.
Come volevasi dimostrare l’Islam moderato non esiste. Il Corano da ragione ai mussulmani detti a torto estremisti e o fondamentalisti. Bisognerebbe chiamarli ortodossi e veri mussulmani gli islamici detti fondamentalisti.
Il vero problema è il Corano, che invita a uccidere o convertire tutti gli altri uomini. Inoltre il Corano invita a mentire agli infedeli per ingannarli sulle vere intenzioni e sulle vere volontà di dominio dei mussulmani.
Infine in modo distorto il Corano considera una vittoria uccidere qualche infedele anche al prezzo di migliaia di mussulmani morti per ottenere tali pochi morti tra i presunti infedeli.
Questa visione distorta su cosa è una vittoria, (numericamente parlando), li rende pericolosissimi, perché li incita al presunto martirio.
Di recente però con i martiri che si lasciano esplodere la cosa è divenuta meno evidente, poiché un solo martire uccide realmente tante persone.
Peccato per loro però che spessissimo ogni martire uccide più mussulmani, che infedeli cristiani ed ebrei.
Il martire resta dunque un esaltato che non sa farsi i conti su cosa è numericamente parlando un vera vittoria.
Anche questa idea distorta su cosa è una vittoria dipende però dal Corano, che ordina di mentire, di ingannare, di tendere agguati, trappole ed imboscate.
Il Corano dice inoltre che non è vero che siamo tutti figli di Dio, perché Dio non è un uomo e quindi non è Padre e non ha figli.
Solo sarebbe misericordioso. Ma dove si vede questa misericordia?
Solo se l’infedele fa l’elemosina e paga la protezione può essere risparmiato dice il Corano, ma con la calunnia di blasfemia gli si può egualmente togliere qualsiasi proprietà e anche la vita. Bella misericordia. Il cristiano o infedele qualsiasi non può però pregare convertire e fare pubblica professione di fede nessuno può farlo che non sia mussulmano. L’uomo mussulmano può sposare le infedeli le donne mussulmane non possono invece sposare gli infedeli pena la morte.
Il vangelo dice invece che siamo figli di Dio e fratelli di Cristo e che dobbiamo porgere l’altra guancia.
Fate un poco voi tutti allora una lucida scelta.
Io propongo di separarci geograficamente dai mussulmani poiché a noi è impedito di fargli alcun male ma solo possiamo difenderci.
La miglior difesa è dunque stare alla larga da loro e basta chiacchiere inutili.
Il vero problema è il Corano, che invita a uccidere o convertire tutti gli altri uomini. Inoltre il Corano invita a mentire agli infedeli per ingannarli sulle vere intenzioni e sulle vere volontà di dominio dei mussulmani.
Infine in modo distorto il Corano considera una vittoria uccidere qualche infedele anche al prezzo di migliaia di mussulmani morti per ottenere tali pochi morti tra i presunti infedeli.
Questa visione distorta su cosa è una vittoria, (numericamente parlando), li rende pericolosissimi, perché li incita al presunto martirio.
Di recente però con i martiri che si lasciano esplodere la cosa è divenuta meno evidente, poiché un solo martire uccide realmente tante persone.
Peccato per loro però che spessissimo ogni martire uccide più mussulmani, che infedeli cristiani ed ebrei.
Il martire resta dunque un esaltato che non sa farsi i conti su cosa è numericamente parlando un vera vittoria.
Anche questa idea distorta su cosa è una vittoria dipende però dal Corano, che ordina di mentire, di ingannare, di tendere agguati, trappole ed imboscate.
Il Corano dice inoltre che non è vero che siamo tutti figli di Dio, perché Dio non è un uomo e quindi non è Padre e non ha figli.
Solo sarebbe misericordioso. Ma dove si vede questa misericordia?
Solo se l’infedele fa l’elemosina e paga la protezione può essere risparmiato dice il Corano, ma con la calunnia di blasfemia gli si può egualmente togliere qualsiasi proprietà e anche la vita. Bella misericordia. Il cristiano o infedele qualsiasi non può però pregare convertire e fare pubblica professione di fede nessuno può farlo che non sia mussulmano. L’uomo mussulmano può sposare le infedeli le donne mussulmane non possono invece sposare gli infedeli pena la morte.
Il vangelo dice invece che siamo figli di Dio e fratelli di Cristo e che dobbiamo porgere l’altra guancia.
Fate un poco voi tutti allora una lucida scelta.
Io propongo di separarci geograficamente dai mussulmani poiché a noi è impedito di fargli alcun male ma solo possiamo difenderci.
La miglior difesa è dunque stare alla larga da loro e basta chiacchiere inutili.
Se il non credente si separa, si separi pure; in tal caso il fratello o la sorella non sono più obbligati; ma Dio ci ha chiamati alla pace (I°Corinzi 7:15).
Vincenzo Russo – Notizevangeliche.com
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