Mentre una eccezionale tempesta di grandine colpisce ieri il trentino, violenti nubifragi si sono abbattuti nel Lazio meridionale causando pesanti disagi al traffico e alla popolazione. Nel contempo, una forte e improvvisa ondata di caldo africano sta per investire la penisola, con previsioni di temperature vicine ai 40° che interesseranno lo stivale da nord a sud. Già dalla giornata odierna (29 giugno) i valori termici sono attesi in rialzo su tutta l’Italia, sebbene il caldo vero e proprio arriverà a partire da metà settimana, quando l’anticiclone africano si posizionerà proprio sull’Europa lambendo anche l’Italia.
Dalla parte opposta, cioè in Asia, Pakistan per la precisione, almeno 1300 abitanti sono rimasti uccise dal caldo asfissiante che ha interessato la capitale Karachi, dove manca l’elettricità e l’acqua corrente; gran parte delle persone sono morte per disidratazione, anche a motivo del digiuno prescritto dal Ramadam, tuttora in corso, che ha aggravato la situazione. Pertanto, considerato che il record assoluto di caldo dello stesse mese di giugno, nelle statistiche italiane, risale al 2007, allorquando fu la Puglia a registrare ben 47° centigradi, ci sembra esagerato quel che descrive Giovanni nel libro dell’Apocalisse, laddove parla di un flagello atmosferico associato, appunto, al caldo torrido? Infatti, se – in futuro – gli uomini saranno bruciati dal grande calore, arrivando persino a bestemmiare il nome di Dio per questo tipo di flagello (Apocalisse 16:8-9), ci rendiamo conto che gli sbalzi di temperatura di questo primo scorcio d’estate non sono eventi accidentali ma evidenti segnali di allerta? E’ chiaro che, come credenti, non possiamo farci prendere dal panico davanti a simili notizie, ma sarebbe da stolti trascurare gli avvenimenti che accadono attorno a noi perché è attraverso i “segni dei tempi” che possiamo comprendere come la venuta del Signore sia vicina.
Salvatore Di Fede – notiziecristiane.com
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