Nell’Africa occidentale ho conosciuto un ragazzo, figlio di uno stregone, che frequentava la chiesa di missione cristiana. Una sera andò al culto e fu salvato; la sera seguente tornò e il Signore lo battezzò nello Spirito Santo. Suo padre andò su tutte le furie. Quel giovane conosceva cinque lingue diverse, parlava e scriveva anche in inglese, e segui il missionario diventandone il portavoce, ma ogni giorno la collera di suo padre aumentava. Una sera, questo giovane tornava da una riunione, quando suo padre e tre suoi amici lo afferrarono, lo portarono in un posto buio e buttarono sul suo viso del veleno costringendolo anche ad ingoiarlo finché pensarono che fosse morto, poi fuggirono via. Ma gloria a Dio, non morì, riuscì a sopravvivere, i suoi occhi erano stati bruciati, ma non venne meno. La sua voce era completamente scomparsa, non pronuncerà mai più una parola in tutta la sua vita. Andò alla missione, bussò alla porta del missionario lo fece entrare e lo curò fino a ristabilirlo, ma la sua voce non tornò, aveva perduto la parola; conservava ancora, però, un grande desiderio nel cuore. Un giorno scrisse su un pezzo di carta: “Grazie per avermi aiutato; voglio predicare, ma non ho più voce. Voglio vedere la mia gente salvata, pregate per me!”. Quella sera una donna in California chiamò il pastore della comunità che frequentava e gli disse: “Ho poche centinaia di dollari e Dio mi suggerisce qualcosa, e spero che sia Dio perché è sciocco quello che farò, sembra una follia, ma avverto la necessità di recarmi in negozio per comprare un certo tipo di strumentalizzazione elettronica e inviarla presso questa missione in Africa occidentale”.
Il pastore disse: “Bene, ti aiuterò”. Era solo una strumentalizzazione, né il pastore né la sorella potevano sapere il motivo per cui dovevano comprarla e spedirla in Africa, ma comunque lo fecero. Erano delle semplici apparecchiature per registrare, del tipo antico, e bisognava seguire delle precise istruzioni perché potessero funzionare. Perciò, il missionario prese i migliori cantanti, i migliori predicatori e cominciava a registrare, a cantare, a pregare, a predicare. Ora avevano soltanto bisogno di un fonografo di quelli a carica per ascoltare i dischi sui quali avevano inciso il parlato. Chiamarono il ragazzo che era senza voce: “Abbiamo un regalo per te”. E gli mostrarono l’apparecchio. “Questa è la risposta”, disse il giovane a gesti. “Quando posso avere a disposizione la valigetta?”. “E’ tua”, gli dissero. “Puoi prenderla proprio ora”. Afferrò il fonografo insieme ai dischi e cominciò a girare nei dintorni, per tutti i villaggi conosciuti. Villaggio dopo villaggio, collegava il fonografo e la gente ascoltava il canto, la predicazione e poi l’invito alla salvezza. Piangevano e poi cominciavano a farsi avanti rispondendo all’appello, cadevano sulle loro ginocchia e il giovane imponeva loro le mani. Il Signore salvava e battezzava con lo Spirito Santo perché quest’uomo, questo giovane africano, aveva un desiderio ardente che non venne mai meno nel suo cuore. Il desiderio non venga mai meno nel vostro cuore!
Francesco La Manna – notiziecristiane.com
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook