La grazia di Dio è un dono

niente-ti-turbi(Efesini 2:8) “Infatti è per grazia che siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è il dono di Dio”, qui l’apostolo Paolo sta dicendo che la grazia è il favore di Dio all’uomo e che è completamente immeritata. E’ un dono di Dio che manifesta attraverso la sua potenza divina nella quale Egli ci esprime il suo amore e stabilisce una relazione con noi, relazione che è l’essenza della fede cristiana, è un dono che ci fa gratuitamente per la sua infinita compassione (Esodo 33:13 “Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, fammi conoscere le tue vie affinché io ti conosca e possa trovare grazia agli occhi tuoi”; Romani 3:24 “Ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù”).

Nelle Scritture la parola “grazia” ricorre circa 700 volte e indica l’espressione dell’amore di Dio nei confronti dell’umanità che manifesta nei diversi attributi : l’amore, la fedeltà, la santità, la verità, la saggezza, la potenza e l’eternità.

“Grazia” biblicamente significa “favore immediato”, lo possiamo ricevere e beneficiare solo attraverso il sacrificio di Gesù Cristo che conferisce un’identità alla “grazia”, per l’appunto, e che come Figlio unigenito di Dio è Egli stesso ripieno di “grazia” e “verità’” (Giovanni 1:14,17 “E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità. Giovanni testimoniò di lui e gridò, dicendo : “Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me”. E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia. Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo”).

In Cristo, Dio ci ha mostrati il suo favore per concretizzare il suo atto di “grazia” nei nostri confronti (Tito 2:11 “Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini”), il peccatore è giustificato per mezzo della fede in Cristo, ecco che la fede costituisce il ponte tra la grazia divina già sperimentata e la sua promessa dell’eternità.

La “grazia” di Dio può essere schematizzata sotto quattro verità scritturali :

1) Dio è buono con tutti e ha donato all’uomo la libertà di scegliere tra il bene e il male (Deuteronomio 30:19,20 “Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza, amando il Signore, il tuo Dio, ubbidendo alla sua voce e tenendoti stretto a lui, poiché Egli è la tua vita e Colui che prolunga i tuoi giorni. Così tu potrai abitare sul suolo che il Signore giurò di dare ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe”).

2) La grazia di Dio è compassione verso il peccatore a prescindere da chi egli sia e da cosa abbia commesso è sempre pronto ad andare incontro a coloro che si rivolgono a Lui, si pentono e si ravvedono (Luca 6:35,36 “ Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi. Siate dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso”).

3) La grazia di Dio è rivolta a coloro che abbandonano il peccato e accettano Gesù Cristo come personale Signore e salvatore (2Pietro 3:9 “Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungono al ravvedimento”).

4) L’espressione più intensa della grazia è l’amore, il desiderio di piacere a Dio e riflettere l’immagine di Cristo (Giovanni 16:27 “Il Padre stesso infatti vi ama, poiché voi mi avete amato e avete creduto che io sono proceduto da Dio”).

Il dono della “grazia” non è sufficiente per ottenere la salvezza, è indispensabile vivere una vita santa e giusta evitando tutto ciò che non viene da Dio e quindi ci allontana dalla sua presenza (Tito 2:11,12 “Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata e ci insegna a rinunciare all’empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo”), dobbiamo, dunque, avere devozione nei confronti del Signore e un’attitudine interiore sincera, amorevole, disposta all’adorazione e all’ubbidienza.

In conclusione ogni giorno dobbiamo crescere in Cristo e nella sua conoscenza, mantenendoci costanti nella fede, nell’autocontrollo, nella pazienza, nella pietà nell’affetto fraterno e nell’amore altruistico e scegliere di rinunciare tutti i giorni al peccato. Solo con questo comportamento vedremo la faccia del Signore.

Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com

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