Un cristiano perseguitato cosa deve temere? E perché lo sono?
La Parola del Signore ci risponde a questi quesiti nel Vangelo di Luca 12:4,5 “Ora dico a voi, amici miei, non temete coloro che uccidono il corpo, e dopo questo non possono far niente di più. Ma io vi mostrerò chi dovete temere : temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna; sì, vi dico, temete lui”. Qui l’Evangelista Luca dice chiaramente che l’unico che dobbiamo temere è Dio in quando è l’unico ad avere il potere e l’autorità di darci la vita eterna e continua incoraggiandoci nei versetti 8 e 9 “Ora io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio. Ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio”, è questa l’attitudine di un “vero cristiano” non rinnegare MAI Cristo a prescindere dalla situazione e dalla circostanza nella quale si viene a trovare.
Anche gli Evangelisti Matteo e Marco scrivono circa l’avvertimento lasciatoci da Gesù “E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine, sara’ salvato”,
vediamo dunque che la nostra salvezza eterna è legata alla “perseveranza” e alla “fedeltà’” a Dio.
Nel corso dei secoli abbiamo una moltitudine di migliaia di esempi di uomini, donne e bambini che sono morti a causa della persecuzione cristiana rimanendo fedeli a Cristo Gesù fino alla fine.
Entriamo ora nel vivo del tema comprendendo meglio che cosa si indica con il termine “persecuzione cristiana”. Questo termine nacque nell’antica Roma e indicava la lotta del governo romano pagano contro il cristianesimo che fu causata da un fenomeno di aggressiva intolleranza popolare che riteneva il “cristianesimo” un crimine contro lo Stato con la conseguente condanna dei fedeli a motivo della loro fede; essi subirono la prigionia, le torture, le deportazioni e anche la morte (ci furono migliaia di morti). I romani consideravano gli ebrei dei traditori pericolosi perché ritenevano le loro conversazioni su Gesù motivo di disordine.
A iniziare la persecuzione contro i cristiani è stato Nerone nel 64 d.C. quando egli li accusò ingiustamente di avere appiccato il “grande incendio di Roma” che distrusse gran parte della città, durante questa persecuzione furono uccisi anche gli apostoli Pietro e Paolo.
Seguono con la “persecuzione cristiana” iniziata da Nerone:
Domiziano (81-96); Traiano (98-117); Adriano (117-138); Antonio Pio (138-161); Marco Aurelio (161-180); Settimio Severo (193-211); Massimo Trace (238); Valeriano (257); Diocleziano (303-304).
10 sono le principali persecuzioni contro i cristiani che ci sono stati in questo periodo storico (10 come le bibliche piaghe egiziane), tuttavia l’intensità e i modi della persecuzione sono variati durante questo tempo storico che non tollerava la fede cristiana.
OGGI: la “persecuzione cristiana” continua come allora, nulla è cambiato.
Nei pesi dell’Arabia Saudita e del Medio Oriente la fede cristiana non è tollerata ed è formalmente vietata ogni religione che non sia quella musulmana, il possesso di una Bibbia è considerato un crimine, i cristiani sono oggetto di forme di discriminazione, la conversione di un musulmano al cristianesimo è vista come un crimine ed è punito con la morte.
I gruppi terroristici dell’Isis e della Jihad sono impegnati in una lotta interiore spirituale che li vede partecipi di una guerra santa contro i cristiani e stanno facendo uno sterminio proprio come accadde durante il periodo storico segnato dalle “dieci grandi persecuzioni”. Oggi, come allora, la “persecuzione cristiana” è all’ordine del giorno e prosegue tra l’indifferenza di alcuni e lo sdegno di altri.
Apocalisse 12:1, 18 racconta del furore di satana contro Cristo Gesù e contro la sua Chiesa.
I responsabili di tali persecuzioni e le vittime cristiane, entrambi, saranno giudicati presso il tribunale di Dio e quel giorno giustizia sarà resa a tutti i fedeli uccisi barbaramente e crudelmente ed essi riceveranno il premio dell’eternità; anche i responsabili della loro morte saranno giudicati ma a loro spetterà la Geenna. E’ questa la promessa che ogni cristiano ha da parte di Dio.
Il nostro Padre Eterno conosce ognuno di queste migliaia di vittime, li conosce tutti per nome, conosce la loro storia e la loro sofferenza che sono stati costretti a subire ingiustamente, conosce la fede dei loro cuori anche dinnanzi alla morte.
Sicuramente nessun cristiano mai vorrebbe venirsi a trovare nelle mani di questi aguzzini, noi non vogliamo dimenticare mai l’esempio di fede, di integrità e di perseveranza che ci hanno lasciati.
Vogliamo tenere sempre lo sguardo rivolto su Gesù Cristo che è la figura di riferimento di ogni cristiano, ricordiamolo sempre.
Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com
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