Dopo il successo Sanremese il cantante Nek si lascia prendere dall’emozione del momento di gloria rilasciando interviste in cui dichiara apertamente che le sue canzoni sono inspirate dalla sua nuova fede ritrovata; e su Facebook proliferano i complimenti e i Gloria a Dio non soltanto da parte dei suoi fedelissimi fans ma anche e soprattutto da parte di tanti evangelici che lasciandosi trascinare dalla bella notizia di un giovane convertito, ignorano la maschera che si interpone tra apparenza e verità; infatti la conversione del cantautore è frutto del suo incontro mistico con la madonna di Medjugorje alla quale riconosce il dono di averlo fatto andare all’altro mondo per quattro ore riportandolo ad uno stato di purificazione interiore che non aveva mai conosciuto.
Quindi cosa c’entra Gesù Cristo? quest’uomo si è convertito alla madonna di Medjugorje, alias la regina del cielo, lo spirito demoniaco che già fu presente in Babilonia e veniva adorato da pagani e peccatori; uno spirito che si spaccia per la Madre di Cristo con prodigi di menzogna e impostura.
Filippo Neviani, meglio noto al grande pubblico con il nome d’arte Nek, ha dato una svolta alla propria vita in seguito ad un pellegrinaggio a Medjugorje nell’inverno del 2005, effettuato su invito di Chiara Amirante, la fondatrice di Nuovi Orizzonti. Da quel momento Nek è passato dall’essere un cattolico “tiepido” (“Conosco le tue opere: tu non sei né freddo, né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo, né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” – Apocalisse 3, 16) all’essere un fedele discepolo di Dio. Afferma Nek in un’intervista: “A Medjugorje ho toccato con mano che cosa vuol dire, in un luogo tanto lontano, ma nello stesso tempo geograficamente accessibile, la fede in Dio, grazie all’opera della Madonna che, come instancabile mediatrice, opera autentiche grazie”. Per poi proseguire: “Ho davvero sperimentato la presenza della Madonna, di una madre che ascoltava, mi tendeva la mano e diceva: «Vieni, figlio mio che sei tornato a casa». E la fede, che già nella mia famiglia avevo ricevuto, si è come infuocata. Indubbiamente devo fare ancora molta strada, però sento di essere sulla giusta via”. E alla domanda dell’intervistatore Bruno Volpe “Le piace la messa antica?”, Nek risponde così: “Dal punto di vista dell’eleganza e del mistero, senza dubbio. Non la capisco come molti miei coetanei, ma ha una sua indubbia eleganza, valorizza l’idea del mistero e del sacrificio. Una messa che non banalizza il gesto, ma per altro verso comprendo le tesi di chi vuol vivere la messa, comprendendola e partecipando attivamente”. Naturalmente l’adesione alla fede cattolica da parte di Nek ha un diretto riverbero anche sui testi delle sue canzoni.
Pertanto fratelli, teniamo le lampane accese e stiamo in guardia dai falsi Cristi e dai falsi profeti, specialmente in questo tempo di inganno e di confusione; non soffermiamoci alle apparenze dei lupi travestiti da agnello, ma indaghiamo a fondo per discernere la Verità.
(Matteo 24) “Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto”.
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