Benigni insegna “a pagamento” i Dieci Comandamenti

LAPR0431-kXYD-U90730844420og-620x349@Gazzetta-Web_articoloIn questi giorni circolano indiscrezioni sul cachet in trattativa tra Rai e Lucio Presta, il manager di Roberto Benigni inerente alle due serate, dello show  de “I dieci Comandamenti”. Si parla di una cifra totale di 4.000.000 di euro tra cui 1.600.000 andrebbero allo stesso Benigni, mentre la rimanente parte, ripartiti in tutto  quello che correda il programma stesso. Queste sono soltanto indiscrezioni, ma gli stessi vertici di Viale Mazzini e il manager dell’artista non hanno ancora reso trasparente la realtà della vicenda. Non entriamo nel merito dell’immagine e della professionalità di un uomo come Roberto Benigni (e lungi da parte di notiziecristiane.com fare una polemica diretta sul suo operato). Ma, dato il delicato argomento che si sta trattando, vogliamo analizzare sotto la chiave biblica se sia più o meno corretto percepire dei compensi per parlare di argomenti che riguardano Dio. La polemica è strettamente rivolta ai ” veri” credenti, che partecipano e condividono  quello che rappresenta soltanto  uno show, studiato per fare audience ed articolato per portare introiti nelle casse di una società e con le tassazioni dello Stato, ma sicuramente non con il principale obiettivo di toccare il credente facendolo riflettere su questioni che riguardano il rapporto tra Padre e Figlio, tra Creatura e Creatore tra Dio e l’umanità.

Va da sé che Benigni sia un vanto per il mondo dello spettacolo ma soprattutto nel cinema: la sua fama, in crescita già dalla metà degli anni Ottanta, in particolare per il felice sodalizio artistico con Massimo Troisi nel capolavoro “Non ci resta che piangere”, raccoglie un successo dietro l’altro, sia come attore che come regista: da “Il piccolo diavolo”(sicuramente, blasfemo) del 1988 a “Johnny Stecchino” del 1991 afferma un suo peculiare modo di fare comicità. Poi, nel 1997 fa il grande salto con La vita è bella, interpretando in maniera originale, senza rinunciare al lato comico, il delicato tema della “shoah ebraica”. I risultati lo premiano, facendogli ottenere l’ambito Oscar come “miglior attore protagonista”. Nel 2007 è tra i candidati al Nobel per la letteratura, per il suo contributo alla diffusione della Divina Commedia di Dante Aligheri.

Potremmo riempire pagine e pagine sulle qualità indiscutibili di Roberto ma non è questa la sede, abbiamo voluto con poche citazioni far comprendere che notiziecristiane.com non è contro Benigni. Ci  vantiamo che in Italia possano esistere  gente con questo temperamento.

Ma non dimentichiamo appunto che Roberto Benigni nasce come comico e prevalentemente nelle sue apparizioni, “che possono essere o in teatro oppure al cinema”, sono di natura comica. Egli riesce a trasmettere, in una forma comica e ironica, messaggi molto importanti che sensibilizzano la gente, lasciando un segno molto tangibile. Comunque è un comico.

Adesso vorrei rivolgere una domanda ai cristiani “D.O.C.”, cioè a quelli che seguono Cristo, cosa ha da spartire un comico con le cose di Dio? E poi, è corretto per un uomo, “ipotizzando, nella migliore delle ipotesi che ciò è stato fatto per devozione e ispirazione celestiale”, farsi pagare tutta questa montagna di denaro per predicare la parola di Dio? Vediamo cosa dice quello stesso Libro che Roberto ha trattato in Matteo 10:8: “Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Questi versi non hanno tanto bisogno di essere interpretati. Ma cosa centra questo verso con la predicazione della Parola di Dio qualcuno potrebbe dire? Anche la Parola è un dono, anche perché attraverso d’essa tutto è stato creato.

Per un credente è impensabile percepire denaro per avere predicato Cristo, per avere fatto conoscere le Sue virtù alla gente. Ecco cosa esprime l’apostolo in merito a questo in Atti 8:20: Ma Pietro gli disse: “Vada il tuo denaro in perdizione con te, perché tu hai pensato di poter acquistare il dono di Dio col denaro“. Ciò che è la Parola di Dio, e tutto ciò che rotea intorno ad essa, dai doni di guarigione alle profezie, sono doni è basta, ed è blasfemo pretendere pagamenti per avere espletato un servizio a Dio stesso. Mi riferisco in seno le chiese evangeliche, ai corsi che si fanno intorno gli  studi biblici. Un uomo preso totalmente dallo Spirito Santo non potrà mai pretendere un prezzo per avere divulgato Cristo, oppure pagare degli oneri per essere battezzati, tutto ciò è anti-cristo. L’uomo timorato da Dio non fa questo, non chiede denaro, proprio come disse Pietro davanti alla porta del tempio: Atti 3:6; E Pietro disse: «Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» Non ha chiesto nulla per il suo operato, ma lo ha dato gratuitamente. Quante volte abbiamo letto, dentro le chiese, affisso su delle bacheche: PRESTAZIONI SACRE TARIFFARI: matrimonio € 400, battesimo € 300, Unzione con Olio €….. e così via, Ma è sensato vendere ciò che è sacro?? E’ corretto pascere il gregge di Dio pretendendo un cachet di € 1600.000? Sappiamo che Benigni non è un predicatore, ma in questo contesto ha interpretato il ruolo di predicatore e  tale noi lo consideriamo.

 A questo si aggiunge qualcosa che i Figli di Dio dovrebbero riflettere. Ieri sera durante lo svolgimento dello show non sono mancate come di consueto battute sarcastiche e allusioni di vario genere che hanno portato i credenti a ridere su ciò che è sacro. Tutto questo non è accaduto solamente ieri ma è una cosa che si ripete, perché Benigni è un uomo che non conosce direttamente l’autore della Bibbia, perché se lo avesse conosciuto, non  avrebbe fatto tali retoriche e battute. V’invito a guardare questo video: http://video.repubblica.it/

Come potete vedere e ascoltare, si utilizza la figura di Dio per esprimere argomenti in un contesto di buffoneria, ” qualcuno se abbia il coraggio, lo faccia in presenza degli Apostoli”, ma tutto ciò non è uno scandalo per lui, è il suo mestiere. Benigni esprime le sue teorie, i suoi pensieri sarcasticamente, ma davanti alla croce di Cristo, chi avrebbe il coraggio di “Beffeggiare” e/o scherzare, con il sacro?

RepIdee, Benigni: “Scalfari sembra il Dio della Cappella Sistina” – Repubblica Tv – la Repubblica.it

video.repubblica.it

Ho visto spezzoni dello spettacolo di ieri sera, e analizzati da una prospettiva sociale, sono a dir poco sublimi, non posso fare almeno di ammettere il significato profondo di alcuni passaggi. Ma come cristiano non posso tapparmi gli occhi davanti alla blasfemia di certi comportamenti. Non sono nessuno per giudicare, ma l’albero riconoscetelo dai frutti, ripeto nuovamente, è lecito prendersi un compenso per predicare la Parola di Dio (e che compenso poi), e trattare argomenti che riguardano la vita eterna con la metafora sarcastica?

Adesso mi rivolgo ai Cristiani che continuano a insistere che tutto ciò è fatto con  innocenza… L’apostolo Giovanni quando fu rapito in cielo e il Signore Gesù Cristo gli mostro le cose avvenire, vide a un certo punto due agnelli, figura della pietà e del sacrificio, ma egli non capi perché la presenza dei due agnelli finché uno di loro non aperse bocca iniziando a proferire parole blasfeme, solo allora Giovanni capì chi era il vero dal falso. Un uomo che fa questo, non ha il timore di Dio, dobbiamo pregare per essi e non partecipare alle opere infruttuose del mondo: (Efesini 5:11) Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele.

Ci sono paesi in cui essere cristiani è un pericolo, visionate i video di Open Doors è capirete… Se avessimo davanti agli occhi giornalmente le atrocità e le barbarie di quello che accade per la testimonianza di Cristo, sfido chiunque ad avere il coraggio a prendersi tutti questi soldi per predicare in forma tragi-comica l’evangelo.

A tutti quei credenti e a quei pastori che dicono: “Ma è stata letta la parola di Dio……… anzi, dobbiamo ringraziarlo per quello che fa’, la parola di Dio è stata ascoltata da milioni di persone!”. Allora, vi dico, che non è questa la forma di predicare la Parola, cioè, attraverso la buffoneria… Ma stiamo scherzando pastori che condividono questo e poi hanno il coraggio di dire che il Signore gli parla! Non hanno mai conosciuto Cristo, questi individui. Larga è spaziosa è la via che porta alla perdizione è molti sono quelli che vi entrano (Matteo 7,13)

I contenuti alla luce della Parola di Dio sono   in parte contrastanti, in particolare, quando  afferma che, trovare piacere nel guardare una donna o uomo e desiderare innocentemente di concupire non si commette affatto peccato. La Bibbia, naturalmente, attesta il contrario: “Quando un uomo ha desiderato una donna nel proprio cuore ha commesso già adulterio”. Ci sono altre cose simili che alterano  e si discostano dal messaggio originale e il credente è responsabile di avere condiviso tali bestemmie.

Se oggi il cristiano non ha il discernimento di capire che tutto ciò è solamente uno spettacolo e non ha niente a che spartire con Dio, rimanendo ammaliati dalle parole e dalla forma con la quale un uomo espone il Sacro, allora, in che maniera si comporterà quando il figlio della perdizione sarà manifestato? Avranno discernimento di capire, che le meravigliose parole proferite da quest’ultimo sono solamente inganni che sotto sotto celano qualcosa??? Sapranno discernere le potenti operazioni?? Che Dio ci aiuti!

Roberto non ho nulla con te. Sono un giornalista cristiano, ed ho voluto esprimere il mio pensiero giusto ho sbagliato che sia, ciò non toglie che sei una persona grandemente  intelligente, preparata, ma soprattutto ” Vera”, che è l’ingrediente principale che manca a quella triste generazione.

Notiziecristiane.com


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