Pace del Signore! Mi chiamo Silvana D’Ambrosio, abito a Napoli e lavoro in una clinica. Sono gemella e mia sorella si chiama Patrizia. Ho perso mia madre a tre anni, quindi ho trascorso la mia vita nel buio totale. Ho cercato nel mondo l’amore ma ho trovato solo delusioni. A venticinque anni ho sposato l’uomo che credevo mi avrebbe amato. Divenni subito mamma di Paolo e due anni dopo nacque Rosa. Ero felice per i miei bambini ma mi sentivo tanto sola, infatti mio marito non adempiva a nessun dovere: sentimentale, protettivo, educativo e neppure economico. A mia insaputa accumulò tanti debiti di gioco. Nel frattempo uscii di nuovo incinta, forse di due gemelli, ma ebbi tanta paura (a causa del problema di mio marito) a tal punto che abortii. Iniziò il mio calvario: depressione ed anoressia. Ero ridotto ad uno scheletro, non riuscivo più a dormire e sentivo d’impazzire. Ma improvvisamente, una mattina d’estate, una voce interna mi disse: «ACCENDI LA RADIO». Ho dato ascolto a quella voce è… una musica celestiale invase l’anima mia. Poi ci fu un messaggio dalla Parola di Dio che sembrava rivolto a me: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova e sarà aperto a chi picchia» (Matteo 7: 7-8). UN SOFFIO VITALE MI AVVOLSE IN UNA MERAVIGLIOSA COMUNIONE: PROVAI UN AMORE PROFONDO, IMMENSO, UNICO e la fiamma della vita, la fiaccola della speranza iniziò ad ardere dentro di me. Le lacrime che prima erano di dolore furono tramutate in lacrime di gioia. Esclamai: «SIGNORE PERDONAMI!».
Iniziai a frequentare una Chiesa Evangelica. Fui guarita totalmente e lo fu anche mio figlio Paolo affetto da «Istiocitosi X» al cranio. Mio marito, pur continuando ad amare il mondo, non mi contristava più. Non sono stata mai più sola: GESU’ E’ SEMPRE CON ME!. Nel 2004 una risonanza al cranio di mia sorella Patrizia (la gemella) evidenziò EMANGIOBLASTOMA CRANICO. Ormai lei non aveva più equilibrio. Doveva essere operata immediatamente ma c’erano pochissime speranze. Superando l’intervento, sarebbe rimasta in stato vegetale. Mentre eravamo in treno diretti a Milano per l’intervento chirurgico, io pregavo insistentemente: «Signore opera!» E mentre ero in comunione con Dio, vidi una luce seguita da una voce che mi sussurrò: «Non temere io sto viaggiando con voi». Era il Signore che mi tranquillizzava e fortificava. Dopo dodici ore d’intervento e sei giorni in coma, mia sorella si svegliò! Al risveglio lei mi raccontò la sua esperienza con GESU’ pubblicata in seguito nel libro «IL TRAPASSO». Oggi Patrizia, oltre ad essere la mia sorella gemella, è una mia sorella in Cristo. Sono felicissima di poter condividere la mia esperienza con voi tutti: fratelli, sorelle ed amici. A quest’ultimi dico: GESU’ E’ LO STESSO IERI OGGI ED IN ETERNO!
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