Leggo da un importante sito di meteorologia che gli astronomi sono molto preoccupati per gli effetti devastanti che un asteroide potrebbe avere sul pianeta, soprattutto per lo scarso interesse che i governi mostrano verso questo possibile rischio; infatti, il recente transito della cometa Siding Spring, che ha “sfiorato” la superficie di Marte, rende realistica un’ipotesi del genere a maggior ragione della scoperta, da parte di un astrofisico italiano, di un altro asteroide dalle dimensioni pari a quelle di una casa e intercettato grazie ad un telescopio da 17 Pollici. Secondo Science20, l’asteroide dovrebbe passare ad una distanza pari a 0,41 volte quella tra la Terra e la Luna, esattamente a circa 257,495 km, e quindi ben lontano da noi, benchè la traiettoria incroci l’orbita terrestre. Questo “corpo blu” presenta una grandezza di circa 410 metri ed è stato valutato come potenzialmente pericoloso perché potrebbe entrare in collisione con la terra il 26 agosto del 2032, anche se il margine d’errore è tuttora troppo largo per poterne definire i dettagli. Nello stesso tempo, il Centro Scientifico dell’Accademia Russa delle Scienze dice di avere rintracciato un meteorite scomparso nei cieli del Massachusetts nel 1998 e che sembra sia riapparso nei telescopi.
Il corpo celeste, battezzato Asteroide98 SU4, al momento orbita nella galassia di Pegaso e la conferma arriva anche dalle agenzie astronomiche di Romania e Repubblica Ceca. Gli Stati Uniti prendono molto sul serio questa minaccia, tant’è vero che la Nasa sta elaborando un armamento nucleare in grado di disintegrarlo nello spazio in caso dovesse avvicinarsi troppo. Orbene, considerato che la Terra è bombardata ogni giorno da piccoli oggetti che si frantumano in atmosfera, come spiegano dall’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) di Roma, e tenuto conto che il 15 febbraio dello scorso anno un frammento di meteorite dalla portata di 500 chilotoni – cioè 30 volte superiore a quella della bomba esplosa a Hiroshima nel 1945 – è entrato nei cieli di Cheljabinsky (Russia) causando panico e un centinaio di feriti per le schegge, prendiamo sul serio gli avvertimenti solenni di Dio che in Apocalisse 8:8-11 descrive il futuro impatto di una enorme “montagna ardente” che cadrà nel mare (v. 8) e della collisione con una grande “stella” di nome Assenzio che avvelenerà le acque (vv. 10 e 11)? Insomma, ci rendiamo conto che la Parola di Dio si va adempiendo realmente e che siamo chiamati a vegliare sui “segni dei tempi” senza, però, lasciarci prendere dal panico e dalla paura come invece fa il mondo incredulo?
Salvatore Di Fede – notiziecristiane.com
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