Cari fratelli e sorelle in Cristo, con l’aiuto del Signore desidero parlare di un argomento che darà fastidio al diavolo, ma sarà di grande aiuto per tutto il popolo di Dio. In 1 Pietro cap. 5: 5 sta scritto: Voi giovani, siate sottomessi agli anziani, si sottomettetevi gli uni gli altri, rivestitevi di umiltà perché Dio resiste ai superbi ma fa grazia agli umili. Fin dalle epoche più remote il compito del tentatore è stato sempre quello di mettere orgoglio nel cuore dell’uomo, in tutti i campi della vita ma soprattutto nei cristiani nati di nuovo e battezzati con lo Spirito Santo. Vediamo a tal proposito cosa dice la Bibbia. In Galati capitolo 5: 14-15 sta scritto: Tutta la legge si adempie in questa unica parola: “Ama il tuo prossimo come te stesso” ma se vi mordete e vi divorate a vicenda guardate che non siate consumati gli uni dagli altri. In questo passo della Scrittura l’apostolo Paolo parla proprio dei cristiani liberati un tempo dalla schiavitù del peccato ma che sotto l’influenza di del diavolo entravano in competizione gli uni con gli altri.
Tramite lo spirito di orgoglio satana, ex lucifero vuole danneggiare i cristiani mettendoli l’uno contro l’altro. Lui sa molto bene che che Dio non può dare ascolto ad un cuore orgoglioso o ribelle. Tramite la sua testimonianza, il Pastore Adao vide come il diavolo in una sezione dell’inferno consigliava ai demoni di mettere nei cristiani il desiderio di essere grandi, a volte anche a discapito di altri fratelli nella fede in Cristo. Da questo peccato nessuno è immune perciò Gesù disse: Vegliate e pregate affinché non entriate in tentazione.
In Luca 14 dal verso 7 in poi Gesù notò come gli scribi e i farisei sceglievano i primi posti per mettersi in vista ma Gesù li rimproverò dicendo loro alla fine “Poiché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato”.
Egli Gesù, il RE DEI RE lavò i piedi dei discepoli, essendo Dio annichilì se stesso dando l’esempio di vera carità e di vero servitore.
In 2 Corinti capitolo 12: 20 l’apostolo Paolo ci parla come egli vide che tra i cristiani di Corinto c’erano rivalità, gelosie e contese e temeva di piangere su coloro che non si erano ravveduti da questi peccati. In 1 Corinti 1:13 alcuni credenti affermavano: Io son di Paolo, io di Apollo ed io di Cefa ed io di Cristo. Cristo è egli diviso? Paolo è egli stato crocifisso per voi? Ovvero siete stati battezzati nel nome di Paolo? Perciò nessuno si glori negli uomini ma in Dio solo.
Anche il Re Davide vide come suo figlio Absalom cercò di usurpare il Regno che Dio aveva dato al padre ma la Bibbia ci rivela quale fu la sua fine, cioè la morte.
Cari fratelli e sorelle, il Signore ci esorta dunque per il nostro bene e per la nostra crescita spirituale ad avere un concetto sobrio di noi stessi, non facendo nulla per rivalità o vanagloria (Vedi Filippesi 2:2) ma tutto per la gloria di Dio nostro Salvatore aspettando con amore il suo ritorno. A Lui solo sia la gloria, l’onore e l’impero nei secoli dei secoli amen.
DIO CI BENEDICA – Marcello Riella
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