VI SONO PERSONE CHE EVITANO FREQUENTARE chi sta attraversando notevoli disagi; evitano essere presenti nei funerali; oppure evitano visitare parenti ed amici in degenza ospedaliera. Questo rispecchia, forse inconsapevolmente: egoismo. In netta contraddizione su quanto ci viene insegnato dalla buona Parola di DIO: “La carità soffre ogni cosa” (I Corinti 13:7)Certo la sofferenza è qualcosa che non attrae tanto la nostra natura. E’ vero! Eppure da essa si ricavano spesso gli insegnamenti della vita. La Bibbia dice: “Chi ha sofferto nella carne ha cessato dal peccato” (I Pietro 4:1); nel senso che, chi soffre nel proprio corpo, smette di peccare. In realtà, difficilmente si troveranno cuori corrotti, perversi, invidiosi, bugiardi; cuori con qualsiasi forma di peccato, fra coloro che patiscono il dolore, fra coloro che gemono e soffrono.
Il predicatore dell’Ecclesiaste al cap.7 verso 3, dice: “Quando il viso è triste, il cuore diventa migliore”. Questo è constatabile. Perché personalmente ho visto persone, più remissive alla Parola di DIO, fra gli ospedali, che su ogni altro comune ambiente. Risultando evidente, che con la sofferenza, chiunque di norma, mette da parte ogni sofisticheria ed ogni vanità, della vita.
Nei momenti di estrema sofferenza; su malattie inguaribili; sulla perdita dei propri cari; su difficoltà insormontabili; la vita viene vista, sotto un aspetto più realistico, e la ragione, sembra riagganciarsi, a delle verità che prima si erano schivate. Si cominciano a fare delle considerazioni più serie: sulla vita, sulla morte, sull’anima, sul peccato…. e si comincia a sentire il peso di un giudizio Divino, con l’estremo bisogno di avere: PACE CON DIO!
Queste sono realtà, che si sono sempre sapute, ma che si preferiva ignorare. Perché fino a quando nella vita tutto è andato bene, l’interesse era rivolto solo, per il materiale e per le cose per le quali si viveva. Ma, la sofferenza, mette un allarme! Perché la sofferenza, parla con estrema chiarezza.
Ella dice: che la vita, non è solo quella che si vede con i propri occhi.
Ella dice: che è tempo, di ascoltare la voce di DIO, che parla attraverso la coscienza.
Ella dice: che è tempo, di accostarsi all’aiuto che DIO, propone all’uomo.
Perché, in un mondo, così pieno di sofferenza, CRISTO, ci è stato “DONATO” per il sollievo delle anime e per la salvezza di ogni uomo.
Diversi anni fa; una giovane donna, mi chiese di pregare per suo fratello in fin di vita. Poi aggiunse, piangendo: “Da anni mi ero allontanata da DIO, ma ora, sento il bisogno di riavvicinarmi a LUI” – Possiamo dire, che nessuna presenza è migliore della presenza di DIO, in quelle vite distrutte dal dolore. Il dolore, la sofferenza, sono quelli, che più ci indirizzano a cercare il conforto di DIO. Che più ci fanno capire il SUO amore. Che più ci fanno vedere la realtà della vita e sentire l’immenso bisogno che si ha di DIO.
Davide Dilettoso – notiziecristiane.com
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