LA SCOZIA DOPO IL VOTO

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John20ChalmersIl moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, pastore John Chalmers, ha lanciato un appello per l’unità del Paese dopo il voto sull’indipendenza

(ve/cos) Il pastore John Chalmers, moderatore della Chiesa di Scozia (nella foto) – la più grande denominazione protestante del Paese, nella quale si riconosce quasi la metà della popolazione -, auspica che gli scozzesi riescano a celebrare insieme il successo del processo democratico che ha portato al voto sul referendum per l’indipendenza. Nei prossimi giorni, ha detto, “spero che tutti si impegnino a lavorare insieme, abbandonando la logica del ‘noi contro loro’ e abbracciando con convinzione quella del ‘noi'”.

Superare le divisioni
“Mi aspetto da parte dei vincitori che evitino ogni trionfalismo e che pensino al futuro della Scozia senza escludere quelli che oggi sono delusi e abbattuti”, ha proseguito Chalmers. “Ripartiamo dalla volontà manifestata dagli scozzesi di riflettere seriamente sul proprio futuro. Manteniamo lo slancio e non lasciamo che siano di nuovo politici di professione a decidere per noi”.
L’appello al superamento delle divisioni e al recupero dell’unità degli scozzesi è stato lanciato dal pastore Chalmers in un messaggio trasmesso ieri mattina da Radio 4. Il moderatore ha preannunciato che ritornerà sul tema nel corso del sermone che pronuncerà domani, domenica 21 settembre, nel corso del culto per l’unità che sarà celebrato nella cattedrale di St Giles. Alla cerimonia parteciperanno le massime cariche politiche scozzesi e i leaders dei due schieramenti che si sono scontrati durante la campagna che ha preceduto il voto sull’indipendenza.

Un futuro comune
Parlando alla radio, Chalmers ha affermato che il giorno dopo il voto – un voto che ha costituito un momento importante nella storia della Scozia -, molta gente si è alzata con sentimenti contrastanti: alcuni si sono sentiti sollevati, altri profondamente delusi. Per alcuni c’è un trionfo da celebrare, per altri una sconfitta amara da digerire. “Sarà necessaria molta generosità e occorrerà molta buona volontà per superare i contrasti e incanalare le energie verso un progetto comune”, ha detto il moderatore della Church of Scotland. Allo stesso tempo, ha proseguito Chalmers, “ci troviamo di fronte a un’opportunità straordinaria: se decideremo di unire le forze, sarà possibile costruire una nuova Scozia”.

Chiesa di Scozia arbitro neutrale
Chalmers ha ammesso che il processo di superamento dell’antagonismo tra fautori dell’indipendenza e sostenitori del mantenimento dell’unione con l’Inghilterra non sarà facile, ma ha ribadito la propria convinzione che le due parti, unite, potranno garantire alla Scozia un futuro di pace e di prosperità. Prima del voto sul referendum per l’indipendenza, il moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, pastore John Chalmers, aveva pubblicato una dichiarazione in cui ribadiva la decisione dell’Assemblea generale della Church of Scotland di “restare neutrale sulla questione dell’indipendenza della Scozia”. (fonte)

Tratto da: http://www.voceevangelica.ch/


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