Con il termine “alieni” ipotizziamo l’esistenza di esseri capaci di fare scelte morali, con un’intelligenza, delle emozioni e una volontà. Prima di tutto, consideriamo alcuni fatti scientifici:+ Gli uomini hanno mandato dei veicoli spaziali su ogni pianeta del nostro sistema solare, tranne che su Plutone. Dopo aver osservato questi pianeti, abbiamo scartato che vi potessero essere le condizioni per la vita su tutti tranne che su Marte e, probabilmente, su una luna di Giove.
+ Nel 1976, gli Stati Uniti mandarono due veicoli spaziali ad atterrare su Marte. Ognuno aveva degli strumenti che potevano scavare nel suolo marziano e analizzarlo alla ricerca della “vita”. Non si scoprì assolutamente nulla. Se scavaste nel deserto più sterile della terra o nel terreno ghiacciato dell’Antartide e ne analizzaste i contenuti, vi trovereste la vita dei microrganismi! Nel 1997, gli Stati Uniti mandarono il “Pathfinder” (ricognitore) sulla superficie di Marte. Questo veicolo prese più campioni e condusse molti più esperimenti. Nemmeno lui trovò il benché minino segno di vita. Da allora in poi furono condotte su Marte parecchie altre missioni, ma sempre con gli stessi risultati.
+ Gli astronomi trovano costantemente nuovi “pianeti” in distanti sistemi solari. Alcuni suggeriscono che l’esistenza di così tanti “pianeti” dimostra che debba esserci vita da qualche altra parte nell’universo. Il fatto è che non si è mai dimostrato che alcuno di questi “pianeti” abbia qualcosa che si avvicini a un pianeta con le necessarie condizioni per la vita. L’enorme distanza fra la terra e questi pianeti rende impossibile esprimere qualunque giudizio rispetto a tale possibilità. Sapendo che solo la Terra è in grado di essere favorevole alla vita nel nostro sistema solare, gli evoluzionisti vogliono trovare a tutti i costi un altro pianeta in un altro sistema solare per affermare che la vita si sia evoluta anche da qualche altra parte. Potrebbero esserci altri “pianeti”, lì fuori da qualche parte, ma certamente non li conosciamo così bene da poter verificare se potrebbero anche lontanamente avere le condizioni favorevoli alla “vita”.
Quindi, che cosa dice la Bibbia? La terra e l’umanità sono unici nella creazione di Dio. Genesi 1 insegna che Dio creò la terra ancor prima di creare il sole, la luna e le stelle. Atti 17:24, 26 afferma che “il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso […] ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione”.
Dopo la creazione, l’umanità era senza peccato e tutto nel mondo era “molto buono” (Genesi 1:31). Quando l’uomo peccò per la prima volta (Genesi 3), questo provocò la caduta dell’umanità e ne conseguirono problemi di ogni tipo, la malattia e la morte. Anche se gli animali non hanno alcun peccato personale davanti a Dio (non sono esseri morali), nondimeno soffrono e muoiono (Romani 8:19-22). Gesù Cristo è morto per rimuovere il castigo che meritiamo per il nostro peccato. Quando ritornerà, Egli annullerà molti aspetti della maledizione in atto da Adamo in poi, e infine ne rimuoverà tutti gli aspetti (Apocalisse 21-22). Nota che Romani 8:19-22 afferma che tutta la creazione aspetta con impazienza quel momento! È anche importante notare che Cristo venne sulla terra a morire, per l’umanità, e che lo fece una volta per tutte (Ebrei 7:27; 9:26-28; 10:10).
Mettiamo insieme queste verità in modo sintetico: Dio ha creato la terra e l’umanità come realtà uniche. Tutta la creazione ha sofferto in seguito alla caduta dell’uomo. Cristo è venuto sulla terra per offrire Se stesso una volta per tutte per scontare i nostri peccati. Non saranno liberati solo i credenti, ma anche tutta la creazione.
Le conseguenze: se soffre tutta la creazione, ciò significa che soffrirebbe anche qualunque vita oltre a quella della terra. Se, per amor di discussione, esistono degli esseri morali su altri pianeti, allora soffrirebbero anche loro; e se non adesso, un giorno essi soffriranno certamente, quando tutto passerà stridendo e gli elementi infiammati si dissolveranno (2 Pietro 3:10). Se essi non hanno mai peccato, allora Dio sarebbe ingiusto nel punirli; ma se hanno peccato, e Cristo è potuto morire soltanto una volta (e lo ha fatto sulla terra), allora essi sono rimasti nel loro peccato, cosa anche questa che sarebbe contraria al carattere di Dio (2 Pietro 3:9). Questo ci lascia con un paradosso irrisolvibile… a meno che, naturalmente, non esistano esseri morali al di fuori della terra.
Che cosa dire delle forme di vita sugli altri pianeti che non siano morali e coscienti? È possibile che esitano delle alghe o persino dei cani o dei gatti su un pianeta sconosciuto? Probabilmente sì, e questo non comprometterebbe davvero alcun testo biblico. Ma certamente risulterebbe problematico se si cercasse di rispondere a una domanda del tipo: “Poiché soffre tutta la creazione, quale scopo avrebbe avuto Dio nel creare delle creature non morali e incoscienti che soffrirebbero su pianeti distanti dal nostro?”.
In conclusione, la Bibbia non ci dà alcun motivo di credere che vi sia vita da qualche altra parte nell’universo. In effetti, ci fornisce diversi motivi chiave per cui non può essercene. Certo, accadono molte cose strane e inspiegabili. Non c’è alcun motivo, però, di attribuire questi fenomeni agli alieni o agli UFO. Se esiste una causa comprensibile per questi ipotetici avvenimenti, probabilmente è spirituale e, più specificamente, di origine demoniaca.
Per saperne di più: http://www.gotquestions.org/
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