UN’OPERA PER OGNI TEMPO, UN TEMPO PER OGNI OPERA!

Come trascorri il tuo tempo? Le ore passano, volano, scompaiono, ma tu stai fermo o ti muovi? Il tempo della nostra vita è breve, spaventevolmente breve ed anche quando lo impieghiamo tutto per lavorare nel campo di Dio, possiamo compiere soltanto un piccolo lavoro. Quando poi lo lasciamo trascorrere senza utilizzarlo ci accorgiamo con rimpianto amarissimo che non abbiamo fatto «nulla» che rimanga nell’eternità.

Anche tu stai per giungere alla vecchiaia, alla tomba; anche tu stai per lasciare dietro le spalle e per sempre il tempo. Quando entrerai nell’eternità ti accorgerai meglio del balenare rapido col quale il tempo ha segnato la tua vita sul viatico terrestre… Ma ora che fai?

Sei anche tu fra la folla indifferente che rimane sorda allo scorrere delle ore sul quadrante della vita? Guarda la moltitudine addormentata che lascia correre il tempo senza tentare di fermarlo od almeno di muovere il passo assieme con esso. Non mi riferisco alla moltitudine inconvertita che sta ferma, paralizzata dalle catene dell’ignoranza e del peccato; voglio proprio parlare di una moltitudine che si proclama cristiana, ma che non è scossa dalla propria professione di fede e giace immobile mentre le ore inesorabilmente si allontanano alle spalle e spariscono dietro le brume del passato.

Che stai facendo ora, che hai fatto un’ora fa? Come hai impiegato i giorni della settimana o del mese o dell’anno trascorsi dietro a te?

Hai pregato, meditato, evangelizzato? Hai operate scrupolosamente e diligentemente tutte le opere cristiane che ti competevano? Hai cercato di portare il tuo contributo per l’edificazione spirituale della chiesa? Hai recato la tua testimonianza al messaggio’ cristiano? Hai sollevato le debolezze che ti apparteneva di sollevare ed hai asciugate le lagrime che era in tuo potere di asciugare?

Forse non soltanto il tempo è scomparso, ma anche le cento, le mille opportunità di lavoro sono state portate via dalle ore veloci che hanno aperto gli occhi sulla tua colpevole pigrizia. Le opere preparate da Dio per te, entro ogni minuto ed ogni giorno del tuo cammino sono scomparse condotte per mano del tempo che corre e corre e continua a correre per tutti gli uomini.

Guardo il mio orologio; è quasi crudele nel ripetermi: Non mi fermo, non mi posso fermare per aspettarti, muoviti anche tu! Quel «muoviti anche tu» vuol dire: «prega, studia, opera, ama, evangelizza…».

Ma il quadrante ha una parola per me ed anche una parola per te; sì, specialmente per te che con le braccia conserte e con l’occhio vagante continui ad attendere ed attendere. Che cosa attendi? Muoviti!

Puoi riempire la tua vita della ricchezza della preghiera perché non è vero, come pensi, che l’opportunità ti manca ed il tempo è avaro con te, ma sei tu che lasci passare le ore nel silenzio, nel vuoto, nell’immobilità. Quanti indugi sul letto, sulla poltrona e quante esitazioni in un’attesa senza significato o in un’attività senza scopo; intanto il tempo corre e tu non preghi,

Prega ora, prega sempre quando le Spirito di Dio ti chiama a pregare: corri assieme alle ore perché ogni ora che passa, possa essere stata un’ore di preghiera, un’ora di attività con Dio

Non avrai mai potuto pregare abbastanza, ma almeno avrai potuto pregare quanto ti era possibile pregare Invece tu non preghi, non lavori, non operi perché il «tempo va» e tu stai.  Il tempo va e tu non vai, non progredisci, non compi il tuo programma perché non ti muovi assieme alle ore che battono e si consumano… poi guardi addietro e piangi; il tuo rimpianto e le tue lagrime sembrano dire: potevo, dovevo, ma non ho approfittato.

Prega ora, prega sempre perché il tempo non si può fermare e non ti può aspettare e quando si è allontanato da te non puoi più richiamarlo; ogni ora passata è un’ora perduta se ogni opportunità offerta è un’opportunità trascurata. Quando- deciderai sinceramente e risolutamente di riempire ogni ora con un lavoro e di riservare un lavoro per ogni ora, troverai tempo per pregare, pregare costantemente, pregare non abbastanza, ma molto.

La preghiera non è mai abbastanza perché la comunione con Dio è esperienza inesauribile, ma quando il tempo non passa invano si può pregare molto.

I rimpianti cesseranno e le lagrime non scorreranno più sul tuo volto perché la velocità vertiginosa del tempo che consuma la tua vita, non ti vedrà fermo, ma in movimento e in movimento verso l’alto. Giorno e notte ogni ora di veglia sarà per te un’ora preziosa di opportunità per salire e salire verso Dio.

II tempo ti offrirà generosamente anche opportunità di servizio, di studio, di meditazione; sembrerà quasi che le ore si fermeranno per te affinché tu possa operare le opere che Dio stesso dispone sul tuo sentiero cristiano. Non dirai più: — Non ho tempo — per dire in seguito: — Non ho saputo approfittare delle occasioni —.  Ma il tempo ti servirà per approfittare delle occasioni e giorno dopo giorno ed ora dopo ora saprai riempire la tua vita della gioia delle opere compiute con Dio.

Un’ora per ogni opera, un’opera per ogni ora; con questo programma saggio non lascerai passare il tempo veloce e nudo, ma lo fermerai e lo rivestirai

della tua attività. Quando guarderai indietro non vedrai più ore anonime inghiottite dalla nebbia del passato, ma riconoscerai gli attimi della tua vita dalle vesti ricamate che tu avrai poste sopra essi e gioirai nel concludere dentro di te che il tempo è fuggito non per accusarti, ma per portare verso l’infinito e l’eternità la testimonianza della tua fedeltà e l’impronta del tuo progresso.

Prega ed evangelizza; evangelizza oggi, evangelizza ora perché il tempo corre e non si può fermare per te. TU non puoi evangelizzare nelle ore che sono trascorse, forse non potrai evangelizzare neanche in quelle suggellate nello scrigno del futuro, ma quelle che scorrono veloci davanti a te sono tue, ti appartengono fino al momento’ che non vengono ghermite dalla mano del passato e tu puoi incidere, su ognuna di queste ore, la parola risplendente dell’Evangelo. Come è bello volgere l’occhio verso la notte oscura degli anni trascorsi e veder brillare, tutte le ore che sono fuggite, della luce della nostra testimonianza.

Ogni ora apparirà come una stella lucente perché di ogni ora vedremo l’opportunità, il servizio e forse anche il risultato glorioso . . . Ma forse tu guardi e guardi cercando di penetrare le tenebre e non scopri nulla perché le tue ore sono state inghiottite dalla notte senza recare l’olio e la luce del tuo lavoro per Cristo; ore vuote, ore anonime, ore inutili che non brillano e non brilleranno più.

Puoi ricordare le ore del tuo progresso? O forse le ore che ti potevano dare il progresso sono terminate e sono sparite sopra la tua colpevole immobilità? Puoi ricordare l’ora della camera segreta? L’ora della meditazione profonda. L’ora dell’esperienza nuova?

Puoi ricordare quell’attimo’ fuggente che è passato davanti a te per offrirti una più concreta conoscenza di Cristo? Puoi ricordare quell’ora solenne che è venuta nella tua vita per invitarti ad entrare nel sacrario più intimo dello amore di Dio?

Non ricordi nulla? Il tempo è passato in maniera uniforme e in maniera uniforme è svanito come vapore? Vuol dire che tu non lo hai segnato, non lo hai riempito ed ora benché non ha più una personalità si erge ugualmente dalle nebbie del passato per puntare un dito, un dito soltanto per accusarti.

Non dire: Non ho tempo, perché il tempo c’è e c’è per te e per tutti e perciò non lasciarlo passare senza imprimere sopra esso il suggello delle tue opere cristiane. E’ doloroso dover dire un giorno, un giorno che viene presto per tutti e quindi anche per te: E’ troppo tardi!

di ROBERTO BRACCO | Chiesadiroma.it


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