La strage dell’Ebola in Liberia sta continuando come ci riferisce il nostro contatto sul luogo, l’apostolo Judah Vah. Adesso in tanti distretti della nazione africana sta succedendo qualcosa di inevitabile…
Si, davvero di inevitabile.
Purtroppo la già precaria condizione economica del Paese in questione e la relativa inedia della maggior parte degli abitanti non gioca a favore del contenimento dell’epidemia della malattia in questione.
Nella Chiesa amministrata dall’Apostolo e che collabora con il ministerio Jeshua, si erano registrati casi di sospetto di Ebola ma riguardanti parenti di fedeli … All’esterno del distretto la situazione sembra davvero drammatica… La gente sta morendo come le mosche. L’apostolo riferisce che adesso l’emergenza fondamentale, anche se sembra paradossale è la carenza di cibo e vivande “sicure”. I viaggi vero la Liberia sono stati ovviamente decimati e restano soltanto i collegamenti essenziali. Non si può partire dalla Liberia. E, coloro che stanno dentro la questione, non avendo provvigioni o scorte, devono acquistare a prezzi molto alti al momento o accontantarsi di quello che si trova con grave rischio di offrire ulteriormente alla malattia la sua diffusione.
Le iniziative che a livello comunitario stiamo intraprendendo partono innanzitutto da una catena di preghiera che 24 ore al giorno da questo lunedi al venerdi possa salire come incenso al Signore e che Dio possa stendere la Sua mano sopra la nazione colpita e sopra anche le altre che sono pure soggette a questo virus. Purtroppo non sembra azzardato parlare piuttosto che di epidemia di pandemia.
Uniamoci in preghiera con l’apostolo e facciamo anche sentire il nostro calore anche con qualche aiuto di solidarietà. Restiamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.
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