A volte non si vuol fare i conti con la realtà; l’uomo che compie peccato e non si ravvede, si allontana giorno dopo giorno da Dio! Nella Bibbia il concetto di peccato è descritto come la trasgressione della legge di Dio (1 Giovanni 3:4) e la ribellione contro Dio (Deuteronomio 9:7; Giosuè 1:18). Che terribile cosa che il peccato genera: esso separa l’uomo da Dio! Lui rappresentò l’offerta per il peccato che dovette essere donata per le nostre iniquità.
Egli fu separato dalla Presenza di Dio; era stato il peccato ad allontanarlo. Dio dispose i nostri peccati su di Lui ed Egli fu separato da Dio, ecco perché gridò: “ Perché mi hai abbandonato?” E poiché era stato abbandonato, e aveva preso questo posto, vide il Suo popolo, per il quale era venuto a essere loro Salvatore e a offrire loro la vita, che lo aveva respinto! Se ne addolorò, tanto che ne ebbe il cuore spezzato, a tal punto che il sangue e l’acqua, che componevano chimicamente il Suo corpo, si separarono.
L’uomo non si avvedrà mai di quanto questo ha significato. Per tale ragione non potrebbe esserci qualcuno in grado di morire allo stesso modo. Per quanto assai possiamo soffrire, sia potessero metterci i ceppi ai piedi o che ci tagliassero a pezzi o arrostissero parte del nostro corpo, non potremmo morire di quella morte, perché la nostra composizione non è identica alla Sua. Egli doveva essere Dio. Doveva essere più che un uomo nella Sua configurazione, in cui Dio morì. Egli perì col cuore infranto, con un simile dolore per il mondo, in modo tale nel Suo corpo ebbe luogo una reazione chimica la quale in noi sarebbe impossibile.
Noi non potremmo soffrire tanto. In nessuna maniera avremo questa sorta di dolore. Difatti, vi era solo Uno che avrebbe potuto realizzarlo, e Lo fece. Questi era: l’Agnello di Dio! Gloria a Dio
Frat. Paolo Mannina
notiziecristiane.com
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