BAGHDAD – «La cristianità a Mosul non esiste più, è in corso un olocausto dei cristiani». A denunciarlo, ai microfoni della Cnn, è Mark Arabo, uomo d’affari californiano e leader cristiano, che parla di «sistematica decapitazione di bambini» da parte dell’Isis, la lega per la creazione di uno stato islamico nell’area della cosiddetta Mezzaluna Fertile. Arabo definisce quello in atto in Iraq un «genocidio dei cristiani» e racconta che «i bambini vengono decapitati, le madri violentate e uccise e i padri impiccati. In questo momento tremila cristiani in Iraq sono in fuga verso le città vicine», prosegue, lanciando un appello alla comunità internazionale affinché venga offerto loro asilo.
La gravità di quanto dice Mark Arabo colpisce il giornalista della Cnn Johnatan Mann che lo interrompe: «La gravità di ciò che dici mi sta spaventando… stanno decapitando bambini?». «Lo stanno facendo sistematicamente», ripete l’uomo scandendo le parole e precisando che «a Mosul esiste un parco dove sono stati decapitati bambini e le loro teste sono state infisse su dei bastoni… si tratta di crimini contro l’umanità. Stanno commettendo i più orrendi crimini che si possano immaginare», conclude.
Poi Mann chiede ad Arabo della lettera inviata dall’Isis ai crisitani di Mosul con cui si chiede loro di convertirsi all’Islam, pagare una sorta di riscatto o essere messi a morte con la spada. «E’ assodato che in molti vengono uccisi ma ci sono cristiani che stanno riuscendo a salvarsi pagando?». L’uomo d’affari racconta che dopo aver pagato, i militanti dell’Isis prendono bambini e donne, facendone le proprie mogli. «Di fatto, quindi, la scelta è tra convertirsi o morire», dice.
Fonte: http://leggo.it/
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