Il bimbo di 9 anni che sposa una donna di 62: “Me lo hanno chiesto i miei antenati” … che orrore!

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20140718_74456_baby_sposo20140718_74456_baby_sposoA nove anni sposa una donna di 62 e diventa il marito più giovane al mondo. Saneie Masilela ha rinnovato i voti con sua moglie davanti a oltre 100 invitati. Le nozze si sono svolte a Ximhungwe in Mpumalanga, in Sud Africa.

La donna è già sposata con un uomo di 66 anni e ha cinque figli di età compresa tra i 28 e i 38 anni.
«Io e i miei figli siamo felici dell’unione», ha raccontato il marito, ma gli abitanti del villaggio non sono della stessa opinione e hanno definito le nozze “nauseanti”. La famiglia del ragazzo ha dato in dote 500 sterline alla sposa e ha speso oltre mille sterline per la celebrazione della cerimonia.
«Sono felice di essermi sposato», ha detto il ragazzo, «Ora finirò la scuola e studierò sodo. Quando sarò più grande sposerò una donna della mia età».
Le nozze sono state una richiesta degli antenati, secondo quanto riportano le due famiglie. (Fonte: leggo.it)

Ci sono parecchie epistole scritte dall’apostolo Paolo che affrontano gli argomenti che governano la concezione biblica del matrimonio e il modo in cui i credenti devono comportarsi all’interno della loro relazione matrimoniale, ma di certo non troveremo mai niente di tutto quello che abbiamo letto! E’ antibiblico un martimonio tra un bambino di 9 anni e una donna di 62, a maggior ragione se a richiederlo non è l’amore che li unisce ma i loro antenati! Perchè i morti sono morti non parlano ne leggono e ne scrivono….

In merito al matrimonio e alla sua dottrina passi importanti li troviamo in 1 Corinzi 7 e un altro in Efesini 5:22-33. Quando sono studiati insieme, questi due passi forniscono al credente i princìpi biblici che possono essere utilizzati per farsi un quadro generale di come rendere gradita a Dio una relazione matrimoniale.

Il passo di Efesini ha un raggio d’azione particolarmente ampio in riferimento a un matrimonio biblico di successo: “Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. […] Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei […]. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa […]. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola” (Efesini 5:22-23, 25, 28-29, 31).

Quando un marito e una moglie scelgono questi princìpi in armonia con il loro rapporto di credenti nati di nuovo, questo produce un matrimonio biblico. Non è un rapporto sbilanciato, ma equilibrato dal concetto di Cristo come capo dell’uomo e della moglie, insieme.

Pertanto, il concetto biblico di matrimonio è un’unità fra due individui che è un’immagine del rapporto di unità fra Cristo e la Sua chiesa e non un unione stravagante, di convenienza o legata a richeste oscure; ma probabilmente questi neo sposi sono ignari delle macchinazioni infernali in cui si trovano!

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