Il Cairo – Ha iniziato i suoi lavori la commissione istruttoria chiamata a delineare progetto di legge per regolamentare e garantire con procedure giuridiche chiare la costruzione di chiese e luoghi di culto cristiani sul territorio egiziano. “Nei giorni scorsi” conferma all’Agenzia Fides Anba Botros Fahim Awad Hanna, Vescovo copto cattolico di Minya “i rappresentanti delegati delle diverse chiese si sono riuniti con i funzionari del Ministero della giustizia e hanno iniziato a delineare proposte concrete per sciogliere tutti i problemi relativi alla costruzione delle chiese che hanno segnato anche gli anni in cui era al potere Mubarak”. In questa fase istruttoria, la commissione – di cui fa parte come rappresentante cattolico l’avvocato copto cattolico Jamil Halim – ha il compito di elaborare proposte concrete che verranno vagliate dai Capi delle diverse Chiese e comunità cristiane per poi essere sottoposte – forse già entro il mese di agosto – al Ministro della giustizia “pro tempore” Ibrahim Huneidi. L’obiettivo è quello delineare per la costruzione delle chiese gli stessi requisiti previsti per la costruzione degli edifici privati, a partire dall’assenza di contese proprietarie sulla terra dove sorgeranno gli edifici di culto. Con ogni probabilità le nuove chiese dovranno sorgere a una distanza minima di 500 metri da moschee e da alttri luoghi di culto preesistenti, per evitare complicazioni nella co-gestione degli spazi urbani soprattutto in quartieri a alta densità abitativa. La cubatura dei nuovi edifici di culto – da 300 a 2000 mq – dovrà essere calibrata secondo criteri oggettivi definiti dal contesto, evitando ad esempio di presentare progetti di chiese molto grandi per aree in cui risiedono poche famiglie cristiane. Inoltre si proverà a stabilire anche un periodo entro cui richiedere la sanatoria edilizia per luoghi di culto sorti senza le necessarie licenze.
Fonte: http://www.fides.org/
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