Governo e opposizioni hanno raggiunto un accordo sulla formazione di un organismo chiamato a tutelare i non musulmani da violenze e attacchi. Sarà formata da 10 membri: musulmani (4), cristiani (2), indù (2), parsi e sikh. Attivista parla di “segnale confortante” per il riconoscimento del “diritto di rappresentanza”. Sacerdote a Lahore: “passo in avanti”.
Islamabad (AsiaNews) – Dopo un anno di continui rinvii e slittamenti, il governo di Islamabad e le opposizioni hanno raggiunto un accordo, per dar vita a un progetto condiviso che porterà alla nascita di un organismo chiamato a proteggere le minoranze e promuovere l’armonia fra religioni. Dalle prime informazioni emerge che la neonata Commissione nazionale per le minoranze sarà formata da 10 membri, che provengono da fedi religiose diverse: quattro di loro saranno musulmani, due cristiani, due indù, un parsi e un sikh.
Il 7 giugno scorso la Corte suprema del Pakistan ha emesso una sentenza, in base alla quale ha vincolato l’esecutivo e le principali istituzioni del Paese a prendere misure concrete per assicurare i diritti delle minoranze. Mere indicazioni di legge – ha spiegato il giudice capo Tassaduq Hussain Jillani – “non sono sufficienti” per garantire che i diritti di tutti “vengano rispettati nel concreto”.
Questa mattina una delegazione della comunità cristiana ha incontrato un gruppo di parlamentari a Islamabad e accolto con soddisfazione la nascita della nuova commissione. Il leader cristiano Rizwan Paul, presente al vertice, è soddisfatto per la decisione del governo di “affrontare con serietà” l’annosa questione della tutela e salvaguardia delle minoranze. L’attivista pro diritti umani musulmano Syed Aqeel Mehdi parla di “segnale confortante” per le minoranze, che ora godono a tutti gli effetti del “diritto di rappresentanza”.
P. Arif George, dell’arcidiocesi di Lahore, riferisce di un “passo in avanti in materia di sicurezza”; “auspico e prego”, ha aggiunto il sacerdote, che la commissione “possa lavorare in modo effettivo”, per dar davvero corpo a un Paese come lo aveva immaginato il fondatore Ali Jinnah, nel suo celebre discorso al Parlamento del 1947 (pluralismo, libertà religiosa, stato laico, parità di diritti fra musulmani, cristiani, sikh, indù, etc…).
Con più di 180 milioni di abitanti (di cui il 97% professa l’islam), il Pakistan è la sesta nazione più popolosa al mondo ed è il secondo fra i Paesi musulmani dopo l’Indonesia. Circa l’80% è musulmano sunnita, mentre gli sciiti sono il 20% del totale. Vi sono inoltre presenze di indù (1,85%), cristiani (1,6%) e sikh (0,04%). Le violenze contro le minoranze etniche o religiose si verificano in tutto il territorio nazionale, ma negli ultimi anni si è registrata una vera e propria escalation e che ha investito soprattutto i musulmani sciiti e i cristiani.
di Jibran Khan
Fonte: http://www.asianews.it/
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui