Voglio ringraziare il Signore per il miracolo che ha fatto in me, cambiando completamente la mia vita. Da ragazzino avevo problemi in famiglia, mi sentivo incompreso, perciò trascorrevo molto tempo fuori di casa facendo le mie esperienze di strada. A soli dodici anni ho iniziato ad assumere la prima droga: dell’anestesolo, un anestetico usato dai dentisti; dopo di che ho provato un po’ di tutto…
Quando presi la patente, cominciai a spostarmi nei paesi limitrofi per fare nuove amicizie, ma mai una giusta! Il gioco, il fumo, e l’alcol erano diventati i miei amati vizi ma, dopo un po’ già non mi bastavano più. Ero diventato sempre più irritante: per un nonnulla scattavo e trovavo un qualsiasi pretesto per litigare e usare le mani; era la legge della strada che mettevo in pratica.
Mi trascinavo in questo tipo di vita sempre più insoddisfacente, tanto che mi sono avvicinato al vizio delle carte da gioco e mi sono impelagato nei molti debiti: vivevo di notte e diventavo sempre più rabbioso e cattivo. Niente ormai andava bene: oltre ai problemi in famiglia incominciavo ad avere problemi economici.
Un giorno mi parlarono di un Dio vivente, ma io non volevo ascoltare perché per me credere in Dio significava non vivere e, soprattutto dopo la morte di mio padre, Dio non poteva più esistere per me. Così continuai a essere un bestemmiatore incallito e cresceva in me una forte rabbia che mi portava a essere scontroso con tutti, anche con la mia ragazza, alla quale raccontavo moltissime bugie; ero un bugiardo patetico e ne soffrivo.
Tutto ciò fino al giorno in cui, dopo 48 ore di droga e gioco, indebitato fino al collo e aggravato dal fatto che in quel periodo non lavoravo (poiché non ero certo un tipo affidabile), rientrai a casa distrutto: quella sera ero arrivato al culmine. Mia madre, guardandomi in faccia, mi chiese cosa c’era che non andava, vedendomi spossato fisicamente e psicologicamente. Entrato in camera bestemmiando, mi stesi sul letto e cominciai a pensare come trovare i soldi che mi servivano. Proprio allora mi ricordai dell’Iddio vivente, di Colui che per me era solo un’utopia, ma che in quel momento rappresentava per me l’ultima spiaggia rimasta. Non sapendo pregare dissi a Gesù che, se mi voleva aiutare, ero lì…
Mi addormentai molto stanco, ma mi sveglia al mattino gioioso, cantando, meravigliando me stesso e mia madre. Poco dopo parlai con mia cognata che, 10 anni prima, mi aveva parlato di Gesù raccontandole l’esperienza fatta: mi sentivo tranquillo, non pensavo ai problemi di denaro che avevo, stavo bene! A lei chiesi come potevo fare per continuare a sentire quella pace che provavo; con sorpresa lei mi rispose che non dovevo fare niente: dovevo solo aprire il mio cuore com’era successo nella mia cameretta.
Ho aperto così il mio cuore a Gesù e la mia vita è veramente cambiata. Il Signore mi ha tolto i vizi della bestemmia, del gioco, della droga, del fumo. A Lui chiesi un lavoro per onorare i debiti e me lo concesse.
Quando ho qualche problema il Signore mi ricorda: “Non temere Io sarò con te” e oggi sento viva la presenza del Signore in me.
Ringrazio Dio perché prima ero morto e ora vivo; Lo ringrazio perché prima sguazzavo in un pantano fangoso, ma ora sono con Lui, prima ero nelle tenebre, ora sono un figlio di luce. La mia vita è cambiata in meglio, perché il Signore dà tutto ciò di cui hai bisogno: basta chiederglielo. Lo ringrazio per tutto ciò che mi ha dato e per quel senso di amore e timore che ha messo nel mio cuore; Lo ringrazio perché lo sento vicino a me.
Pace – Patrizio
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