Molti di noi dicono di aver letto tutta la Sacra Bibbia in un breve periodo di tempo, ma non ne conoscono ancora il significato. Molti continuano a ripetere che sono cattolici o testimoni di guardia o evangelici, magari con tanti anni di fede, di praticare la comunità X, di andare ad ascoltare il sermone che viene loro predicato, e questo è già sufficiente per loro, ma non è così. Alla fine non si comprende veramente il significato dì ciò che viene detto dal servitore di Dio che legge la Parola di Dio! A volte anche all’interno di un libro storico del vecchio testamento come quello di Ruth si possono trovare delle valide esperienze di figlioli di Dio che sapevano molto bene cosa significava sperare di essere chiamati a vita eterna. Coloro, non hanno accettato una religione imposta dagli uomini, ma hanno creduto per fede, quei figli di Dio, ancor oggi, possono essere una realtà vivente, per noi fratelli e sorelle che vogliamo e cerchiamo colui che santifica e purifica i nostri cuori, ovvero Gesù Cristo Nostro Salvatore.
Amico/a, voglio oggi raccontarti brevemente una storia tratta dalla Sacra Bibbia, esattamente la storia di Ruth. Al tempo dei giudici ci fu nel paese una carestia, e un uomo di Bethlehem di Giuda andò a stare nelle campagne di Moab con la moglie e i suoi due figliuoli. Quest’uomo si chiamava Elimelec; sua moglie, Naomi; e suoi due figliuoli, Mahlon e Kilion; erano Efratei, di Bethlehem di Giuda. Giunti nelle campagne di Moab, vi fissarono la loro dimora. Elimelec, marito di Naomi, morì, ed ella rimase con i suoi due figliuoli. Questi sposarono delle Moabite, delle quali una si chiamava Orpa, e l’altra Ruth; e dimorarono qui per circa dieci anni. In seguito Mahlon e Kilion morirono entrambi, e la donna restò priva de’ suoi due figliuoli e del marito. Allora si levò con le sue nuore per tornarsene dalle campagne di Moab perché nelle campagne di Moab aveva sentito dire che l’Eterno aveva visitato il suo popolo, dandogli del pane. Ella partì dunque con le sue due nuore dal luogo dov’era stata, e si mise in cammino per tornare nel paese di Giuda. E Naomi disse alle sue due nuore: Andate, tornatevene ciascuna a casa di sua madre; l’Eterno sia
buono con voi, come voi siete state con quelli che son morti, e con me! L’Eterno dia a ciascuna di voi di trovare riposo in casa d’un marito! Essa le baciò, e quelle si misero a piangere ad alta voce, e le dissero: No, noi torneremo con te al tuo popolo (Ruth1:1-10). Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; e Orpa baciò la suocera, e se ne ritornò al suo paese, ma Ruth non si staccò da lei (Ruth1:14). Così Naomi se ne tornò con Ruth, la Moabita, sua nuora, a Bethlehem. Naomi, lì, aveva un parente di suo marito, uomo potente e ricco, della famiglia di Elimelec, che si chiamava Boaz. Questo suo parente, aveva il diritto di riscatto, cioè poteva per legge sposare Ruth e quindi toglierla dalla vergogna di non avere un’eredità. La storia termina che Boaz sposa Ruth, ed ebbero un figlio di nome Obed.
Ho raccontato questa storia molto brevemente per riflettere insieme con te su cosa il Signore ci vuole dire in merito alla storia di questa donna. Noi vediamo, nel libro di Ruth, come questa famiglia stava vivendo una grande carestia, e a cagione di questo dovettero partire per cercare del cibo. Mio caro amico/a, voglio cercare di parlarti del messaggio da parte di Dio; la carestia di cui stiamo parlando non è soltanto di mancanza di pane e di acqua, quindi di beni materiali, ma è qualcosa d’invisibile, che convive con noi e che non ci lascia mai. In questo periodo, in ogni parte del mondo la situazione spirituale è la stessa ovunque, io, tu o l’altro possiamo cercare di cibarci con qualsiasi tipo di cibo possibile e immaginabile, ma la fame spirituale continuerà ad esistere. Gesù dice: In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. Io sono il pane della vita (Giovanni 6:47-48). La maggior parte della gente dice che, in fin dei conti, tutte le vie conducono al cielo, sia attraverso l’islam, il buddismo, sia attraverso tante “Ave Maria”, ecc. Questa è una colossale falsità! Se questo fosse vero, tu ed io non potremmo più credere in Dio, perché lui non si può contraddire! In Giovanni 14:6, Gesù disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se Dio avrebbe ritenuto che tutte le religioni avrebbero dato opportunità al mondo di trovare la via per il cielo, lo avrebbe annunciato nella sua parola, ma ciò non avvenne. E’molto facile per tutti dire e affermare ciò; Orpa decise di non seguire più Naomi, preferì, visto che non aveva più marito, tornare indietro nel suo paese natio e dai suoi dei, ella tornò a ciò che conosceva e gli avevano insegnato. Tutto ciò è figura di una donna insicura. Di una donna o di un uomo che a volte prende le cose di Dio alla leggera. Durante la prova, come ad esempio la carestia in cui si era ritrovata la famiglia di Naomi, il credente deve decidere se camminare ancora con fede, come fece Naomi, o abbattersi e perdere la fede, come fece Orpa che tornò indietro.
Amico/a, tu quest’oggi che cosa hai deciso di fare? Vuoi tornare indietro, o proseguire per quella strada piccola e tortuosa che ti porterà al regno dei cieli? Oggi il Signore vuole che su di te sì adempia il miracolo quello di accettarlo nel tuo cuore, per cambiare la tua vita, quella vita che ogni giorni svolgi senza pensare al domani. Ascolta, Gesù dice: Nessuno va al Padre se non per mezzo di me (Giovanni 6:37). Dobbiamo in ogni momento camminare con Gesù!
Amico/a, volevo riflettere un attimo con te, sulla figura del personaggioche Orpa rappresenta nel Sacro libro di Ruth; il significato letterale di questo nome è “colei che mostra la nuca”. La nuca, rappresenta la durezza e l’incredulità. Nessuno deve o può condannare questo comportamento che Orpa ebbe, ma è pur vero che questa sua durezza gli costo molto cara. In lei si riflettono le migliaia di uomini e donne che fino ad un certo punto camminavano per fede, camminavano con Dio, ma dopo un po’ sono stati vagliati, come si vaglia il grano e sono stati trovati mancanti, perche si sono fermati, non hanno voluto proseguire, non hanno voluto ascoltare il Signore in tutto, ma solo in parte. Ciò non basta! Orpa, quindi, decidendo di ritornare dal suo popolo accetto di tornare dai suoi Dei, dal Dio dei Moabiti che si chiamava Chemos, definito da Nostro Signore: l’abominevole (1°Re 11:7). Questa donna lasciò il vero Dio, cioè Gesù Cristo, la vera fonte di vita, il vero e solo cammino cristiano, per andarsene dietro i piaceri e le cose abominevoli. Amico/a, non farlo anche tu! Il Signore riguardo al peccato praticato dagli uomini in Osea 2:6 parla così: Perciò ecco, ti ostruirò la via con spine, la rinchiuderò con un muro, e così non troverà più i suoi sentieri. Amico/a, devi sapere che il peccato ci separa da Dio, leggi Romani 6:23 e Galati 5:16-19, ma per te oggi c’è un messaggio di speranza, infatti, come è scritto in 2°Cronache 7:14, Nostro Signore ci dice che:se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue viemalvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese.
Amico/a non fare oggi quello che un tempo fece Orpa scegliendo la strada breve, la strada di convenienza edaffinché torni indietro, allora dirà: Ritornerò al mio primo marito, perché per me era meglio allora che adesso (Osea 2:7). Fino a questo momento non avevamo parlato di Ruth. Lei si mise in viaggio con Naomi, verso la terra di Giuda. Lì ebbe la consapevolezza che c’era la possibilità che un suo parente stretto la prendesse per moglie. Allora Ruth arrivata a Bethlehem, si mise alla ricerca di questo suo parente di nome Boaz, è lo trovò. Questo vuol dire che nel trovare Boaz, trovo anche rifugio e riposo. Amico/a, la Bibbia ci dice che Boaz volse lo sguardo a Ruth. Egli rappresenta il nostro amato e caro Gesù, egli volge il suo sguardo a Ruth come Gesù ancor’oggi lo volge a te ed a tutti noi; a Lui interessa la tua e la nostra salvezza.
Gesù ti guarda, quindi, non sentirti solo/a, non sentirti inutile, sta aspettando te, perche ti ama. La Bibbia ci dice che Boaz porse a Ruth del grano arrostito e lei ne mangiò, si saziò e ne mise da parte degli avanzi. Il momento del pasto rappresenta il momento della salvezza, questo pasto proviene da Gesù. Boaz le disse: vieni qua mangia del pane e intingi il tuo boccone nell’aceto. L’aceto sta significando la parte che ella ebbe da Cristo, la parte che tutti noi abbiamo in Gesù. Con Gesù ti sazierai, starai bene, perché Lui penserà a tutto, non temere! Ruth alla fine poté dire: Possa io trovare grazia ai tuoi occhi, o mio Signore, poiché tu mi hai consolata e hai parlato al cuore della tua serva, sebbene io non sia neppure come una delle tue serve (Ruth 2:13). Boaz sposò Ruth dandogli una nuova vita. Amico/a, anche a te Gesù darà una nuova vita e una nuova esistenza, fai tue queste parole. Gesù è stato, è sarà sempre vicino a te! Cercalo ti sta aspettando a braccia aperte.
Pietro Proietto
Amici miei: Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa.Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!(Matteo 7:13-14)
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