Cari nella Grazia, la Bibbia ci narra di un grande re il cui nome era Assuero. Questo sovrano regnava sopra ben 127 province, e sedeva sul trono a Susa. Ai suoi tempi fu un grande della terra, così, pago del suo splendore e coperto da un manto di assoluto rispetto, fece un convito al quale parteciparono tutti i suoi governanti e gran parte della nobiltà. Egli mostrò le ricchezze e la gloria del suo regno e il fasto magnifico della sua grandezza per ben centottanta giorni, scorsi i quali, il re fece un altro convito di sette giorni per tutto il popolo che si trovava a Susa. Si può bene affermare che egli era davvero un grande re.
Il vino reale era abbondante, anche se il re aveva dato l’ordine di non forzare alcuno a bere in modo che ciascuno fosse libero di fare secondo la propria volontà. Il settimo giorno, il re, che aveva il cuore reso allegro dal vino, ordinò che davanti a lui si conducesse sua moglie, cioè la regina Vasti in modo che tutti potessero ammirarla per la sua particolare bellezza e per la sua regalità. La regina Vasti, però, rifiutò l’invito e l’ordine del il re. Sembrava che tutto finisse con l’irritazione grande del sovrano, ma non fu così poichè il gesto della regina, forse motivato dall’atteggiamento alticcio degli invitati, portò ad un repentino e radicale cambiamento in quel Regno. Uno dei sette principi che collaboravano strettamente il sovrano negli affari della grande nazione, infatti, parlò al Re ponendo in luce il fatto che la regina Vasti aveva mancato non solo verso di lui, ma anche verso tutti i principi e tutti i popoli di quel Regno. Questo saggio consigliere disse che se il rifiuto della regina si fosse risaputo in tutto l’impero, allora tutte le donne sarebbero state indotte a disprezzare i loro propri mariti, anche le principesse, e ciò non poteva accadere! Quell’uomo consigliò al re di emanare un editto irrevocabile per il quale Vasti fosse allontanata e sostituita da una regina migliore di lei. La cosa piacque al re ed ai principi, e il sovrano fece proprio così. Tutto procedeva dal Signore, poiché una seria e micidiale minaccia si stava preparando contro il Suo popolo. Così furono cercate delle vergini in tutto il regno e un gran numero di fanciulle furono radunate nella residenza reale di Susa sotto la sorveglianza di un eunuco e, fra esse, fu condotta anche la giudea Ester, nipote di Mardocheo la quale, su consiglio dello zio, nascose la sua origine. Tutti i giorni Mardocheo passeggiava davanti al cortile della casa delle donne, per sapere se Ester stava bene e fu così che lei fu condotta nella casa reale del re, il quale se ne innamorò fino al punto da amarla più di tutte le altre donne. Assuero le pose in testa la corona reale e la fece regina in luogo di Vasti, poi fece un gran convito e concesse sgravi alle province, e facendo doni con grande generosità. In quei giorni, il re promosse un certo Haman alla più alta dignità del Regno, e pose il suo seggio al disopra di quelli di tutti i principi ch’erano con lui; non solo; tutti i servi del re dovevano inchinarsi e prostrarsi davanti a lui come per adorarlo, ma non questo fece Mardocheo, poiché sapeva che solo Iddio può essere adorato; solo Dio e nessun’altro.
Così, i servi del re gli dissero: “Perché trasgredisci l’ordine del re?” e riferirono la cosa ad Haman il quale, conosciuta l’origine ebraica di Mardocheo, ebbe in cuore di distruggere il popolo di Dio, parlando al re: “V’è un popolo appartato e disperso fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle d’ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri, se così piace al re, si scriva che sia distrutto”.
Allora il re si tolse l’anello di mano, lo diede ad Haman, nemico de’ Giudei, e gli disse “fa quel che ti pare”. Tutto sembrava perduto, ma Iddio stava operando con grande premura, puntualità e saggezza. L’editto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato col sigillo reale, poi furono mandate delle lettere a tutte le province perché si uccidessero tutti i Giudei. I corrieri partirono in fretta per ordine del re, mentre il sovrano ed Haman se ne stavano a sedere bevendo, per festeggiare la cosa. Fu così che tutti i Giudei di ogni provincia cominciarono a digiunare, a piangere, e ad invocare il Signore coprendosi con sacco e cenere. Anche Ester fu informata della cosa da suo zio Mardocheo. Sappiamo che in un primo momento la regina ebbe paura di agire per la salvezza del suo popolo, ma dopo che Mardocheo la riprese per lo Spirito di Dio, ella gli fece assapere queste parole “Và, raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me; state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch’io con le mie donzelle digiunerò nello stesso modo; e dopo entrerò dal re, quantunque ciò sia contro la legge; e, s’io debbo perire, ch’io perisca!” No, Dio non voleva la sua morte! Il terzo giorno, Ester si mise la veste reale, e si presentò nel cortile interno della casa del re che era assiso sul trono reale. Come il re l’ebbe veduta in piedi nel cortile, ella si guadagnò la sua grazia; e il r e stese verso Ester lo scettro d’oro che teneva in mano; ed ella s’appressò e toccò la punta dello scettro. Allora il re le disse: “Che hai, regina Ester? che domandi? Quand’anche tu chiedessi la metà del regno, ti sarà data”. Ester rispose: “Se così piace al re, venga oggi il re con Haman al convito che ho preparato”. Così avvenne, e mentre nel convito si beveva il vino, il re disse ad Ester “Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai”. Ester rispose: “…se ho trovato grazia agli occhi del re, venga il re con Haman al convito ch’io preparerò domani” . Haman, quel giorno, uscì tutto allegro e col cuor contento, mentre fremeva d’odio verso Israele tramando di preparare una forca per impiccarvi Mardocheo. Sappiamo che il re ed Haman andarono a quel convito durante il quale il re disse ancora ad Ester, mentre si beveva il vino:
“Qual è la tua richiesta, o regina Ester? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai”. Allora la regina Ester rispose dicendo: “Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, o re, e se così piace al re, la mia richiesta è che mi sia donata la vita e mi sia donato il mio popolo, perché io e il mio popolo siamo stati venduti per esser distrutti, uccisi, sterminati. Il re Assuero disse alla regina: “Chi è, e dov’è colui che ha tanta presunzione da far questo?” Ester rispose: “L’avversario, il nemico, è quel malvagio di Haman”. Solo allora Assuero seppe che Ester era una donna ebrea; allora Haman fu preso da terrore e il re, adirato, si alzò e dal luogo del convito andò nel giardino del palazzo; mentre Haman rimase a chiedere la grazia della vita alla regina Ester; poi il re tornò trovando Haman gettato sul divano sul quale si trovava Ester ed esclamò: “Vuoi anche far violenza alla regina, davanti a me, in casa mia?” Non appena questa parola fu uscita dalla bocca del re, copersero la faccia ad Haman mentre uno degli eunuchi disse in presenza del re che in casa di Haman si era rizzata una forca per Mardocheo. In un istante, il re disse:
“Appiccatevi lui!”
Quanto è meraviglioso il Signore?! Perché dovremmo temere se Egli è il custode della nostra vita? Or sappiamo che Egli non è mutato, ma ancora oggi è pronto ad operare, a soccorrere e a salvare tutti coloro che sperano in Lui, “in un istante”. Dio vi benedica.
Antonino CHINNICI
[notiziecristiane.com]
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