CONSIGLIO EMPIO

ipocrisiadi  Elisabeth Elliot – ”Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi” (Salmo 1:1).

In un recente convegno una giovane donna mi disse che suo marito aveva chiesto il divorzio, ma acconsentì a una consulenza cristiana prima di renderlo definitivo. Un membro della squadra nel centro di consulenza gli disse che egli stesso era divorziato e felicemente risposato. Questo era tutto ciò che quel marito voleva sentirsi dire. L’uomo a cui si era rivolto per avere aiuto, era l’esempio che egli sperava di trovare. Naturalmente andò avanti e divorziò dalla moglie.

Il ventitreesimo capitolo di Geremia descrive ciò che sta accadendo oggi nel nostro Paese. La terra è piena di adulteri. I pascoli sono inariditi. Il potere è usato impropriamente. Il profeta e il sacerdote sono empi, e fanno del male anche nella casa del Signore. La descrizione di Geremia dei profeti sembra terribilmente adatta per alcuni di coloro da cui i cristiani cercano  guida:. “Così dice l’Eterno degli eserciti: Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano. Essi vi fanno diventare spregevoli; vi espongono le visioni del loro cuore e non ciò che procede dalla bocca dell’Eterno. Dicono del continuo a quelli che mi disprezzano: – L’Eterno ha detto: Avrete pace – e a tutti quelli che camminano nella caparbietà del proprio cuore: -Nessun male verrà su di voi-  Ma chi ha assistito al consiglio dell’Eterno? Chi ha visto, chi ha udito la sua parola? Chi ha prestato attenzione alla sua parola e l’ha udita?” (Geremia 23:16-18).

Ecco un buon test da applicare a chiunque si va per chiedere consiglio. Questa persona ha conosciuto il consiglio del Signore? Lo ha mai visto? Udito la Sua parola? Lo ha ascoltato e obbedito? Osserva i pochi che hanno effettivamente pagato un prezzo per la loro obbedienza (come Geremia, che fu picchiato, incarcerato, gettato in una cisterna di fango, ecc.). Questi pochi sono quelli da seguire.

Il capitolo prosegue descrivendo profeti che dicono menzogne nel nome di Dio, sognano sogni, danno voce alle proprie fantasie, inventano parole, per poi dire: “Questa è la Sua parola.” Essi inducono in errore con  ”folli e sconsiderate menzogne”.

Il profeta che ha avuto un sogno racconti il sogno, ma chi ha la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento? dice l’Eterno..?” (V. 28).

Guardatevi da coloro che hanno paura di citare la Scrittura, che dicono che è troppo “semplicistico”, non è applicabile,  non funzionerà. Attenzione al consigliere che è “non direzionale”. Stai attento quando i consigli che ti danno ti lasciano tranquillo quando sai che stai sbagliando. “La mia parola non è come il fuoco?” dice l’Eterno, “e come un martello che spezza il sasso?” (V. 29).

E non solo i grandi profeti dell’Antico Testamento hanno parlato in questo modo. Pensate alle parole di Gesù. Anche se spesso ha pronunciato “parole di conforto”, che hanno portato pace e speranza, ha pronunciato anche parole che scottano come il fuoco (“Andate via da me, non vi ho mai conosciuti”, “Vai dietro me, satana”) e penetrano come schegge (“Tu non uscirai di là finché tu non abbia pagato l’ultimo centesimo”, “Chi vuole essere il primo, deve essere il servo di tutti”).

“Così direte, ognuno al proprio vicino e ognuno al proprio fratello: Che cosa ha risposto l’Eterno? e Che cosa ha detto l’Eterno?” (Geremia 23:35).

Questo vale, ovviamente, solo per coloro che hanno a cuore ciò che il Signore vuole. Coloro che hanno già deciso di fare quello che vogliono non hanno bisogno del consiglio divino.

Fonte: www.chiesadiroma.it/

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