DIO OPERA ATTRAVERSO LE CHIESE

chiesa-evangelica1-685x320di  VANCE HAVNER.  Gesù Cristo affidò a comunità locali il compito li continuare la Sua opera. Nell’ultimo capitolo delle età della Chiesa, Egli sta ancora parlando a definite comunità in vari luoghi. Sarebbe un grande giorno per le nostre chiese se esse fossero persuase ad interrompere ciò che stanno facendo per ascoltare l’ultimo messaggio del Signore per esse. Ripetutamente Egli fece questa esortazione: “Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese” Apocalisse 3:13). Ma noi siamo così indaffarati con le nostre iniziative che non udiamo la Sua voce. Noi cerchiamo di operare in modo consuetudinario, mentre occorrerebbe operare diversamente. E’ un momento di grande disperazione per l’America, per il mondo, per la causa del Vangelo!  Noi stiamo cercando di operare con programmi di lungo periodo riguardo a una situazione di emergenza indifferibile, occorre rendersi conto che oggi bisogna affrontare situazioni assoluta emergenza e che servono a ben poco i metodi usuali.

Il Pericolo Da Affrontare.

Non pensi che, in quest’ora di grave pericolo, le chiese dovrebbero essere piene di adoratori penitenti che preghino insistentemente?

Perché i credenti sono così ansiosi di andare a dormire, mentre i peccatori trascorrono le nottate nei loro divertimenti? Perché i membri delle chiese trascorrono il loro tempo davanti ai televisori nelle loro case? Non ci rendiamo conto che mentre si parla di pace e di sicurezza, incombe su di noi distruzione?

Nelle nostre chiese, non si ha questa consapevolezza e si lascia trascorrere il tempo in riunioni, assemblee, intrattenimenti consueti senza avvertire la straordinarietà del periodo che stiamo vivendo.

Dio Ci Perdona.

Dio ha detto: “Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte le sue vie malvage, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati e guarirò il suo paese” (2 Cronache 7:14). Non possiamo dire che le nostre cose vadano nella direzione di questo verso. Le nostre riunioni di preghiera non sono conformi alle indicazioni che Dio dà nel verso suddetto.

Le riunioni di preghiera, che durano per una intera nottata, possono sembrare delle maratone, ma che genere di cristiani siamo se non sappiamo insistere in preghiere di intercessione presso Dio?

Che cosa accadrebbe nelle nostre chiese se si rinunciasse a certi programmi e a certe iniziative e se ci si inginocchiasse in preghiere tenaci ed insistenti? Quale compito più grande ci può essere se non quello di richiedere che Dio ci visiti dall’alto?  “Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese “Ricordati…”.  La chiesa è il corpo, l’edificio, la sposa di Cristo, ma qui ci si riferisce alle chiese locali. Bisogna evitare di fare discorsi astratti, e bisogna riferirsi alle chiese in concreto.

Il risveglio non comincia in astratto, ma nasce e si diffonde nelle chiese locali.

L’uomo più qualificato per dire se ci sono o non ci sono dei risvegli nelle chiese è il pastore. Il risveglio è il termometro della temperatura spirituale delle chiese.

Ci sono alcuni che si accontentano solo di sapere che dei risvegli si verificano altrove. Questo atteggiamento non è regolare. Bisogna conformarsi a ciò che il Signore dice. Egli parla a chiese visibili, a chiese locali. Ognuna di esse è responsabile davanti a Dio del grado di temperatura spirituale in cui si trova.

Affliggendo Lo Spirito

“Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”. Noi stiamo ascoltando tutto, eccetto lo Spirito Santo. Noi decidiamo sulle cose da fare, sulle iniziative da intraprendere, e poi ci meravigliamo se non vediamo il manifestarsi dell’opera divina.

Noi facciamo le cose senza chiedere consiglio allo Spirito Santo. Noi tracciamo i sentieri per i quali deve incamminarsi l’Onnipotente nel Suo operare. Ci rendiamo conto della stoltizia di questa posizione? Amiamo tanto i nostri progetti da trascurare di sapere quali sono i Suoi? Non sappiamo che lo Spirito Santo è sovrano?

Vogliamo aggravarlo, affliggerlo? Siamo ripieni dello Spirito di Dio oppure ubbidiamo alla nostra volontà?

“Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.” Le chiese! Io Spirito! L’ascoltatore! Otto volte, nel Vangelo, il Signore dice: “Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”. Otto volte ripete la stessa frase nell’Apocalisse. Alla chiesa di Laodicea il Signore dice: »Se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da Lui e cenerò con lui ed egli meco« (Apocalisse 3:20).

Osserva La Liberalità di Esso

Considera la frase: “Se uno ode la mia voce ed apre la porta”. Qui non si riferisce a tutti i membri di chiesa ma solo a quelli che odono la Sua voce e che aprono la porta. Ognuno può dare inizio ad un risveglio, ma pochi lo fanno. Il Signore è in attesa di quelli che odono la Sua voce; noi trascorriamo molto tempo nello studiare come dobbiamo parlare, mentre è importante imparare cosa dobbiamo dire. In fin dei conti, il Signore ci ha dato due orecchie per udire ed una solo bocca per parlare!

Che cosa dice lo Spirito alle chiese? Pentitevi! Ma alcune chiese sentono di non aver bisogno di pentimento; altre sono occupate in altre cose; altre credono di essere perfette (Apocalisse 3:14-19). Il peccato viene lasciato indisturbato. La situazione ristagna. La superficialità e l’immoralità non vengono combattute. L’empietà viene sopportata. Molti sono scoraggiati e dicono che non sono abituati a cercare il pentimento. Dio la pensa diversamente. Cinque delle chiese dell’Asia si trovavano in una condizione miserevole, ma Cristo pazientemente le esortò a riprendersi (Apocalisse, capitoli 2 e 3).

Ci Sono Segni Incoraggianti

Per oltre venti anni io ho visitato svariate chiese, invitando i credenti al pentimento. Io ritengo che sia importante insistere su questo tasto, esortare incessantemente al pentimento. Ora ci sono più porte aperte che mai, ed io credo che i ministri e i membri delle chiese debbano prendere coscienza del fatto che c’è qualcosa di seriamente sbagliato nella loro vita spirituale.

La prima cosa da fare è questa: »Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese«. Ci sono le chiese. C’è lo Spirito. Chi sarà l’ascoltatore che ode la voce di Dio ed apre la porta? (Apocalisse 3:20-22).

Fonte: http://www.chiesadiroma.it/


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