Pakistan, padre di famiglia licenziato perché cristiano

PAKISTAN_(f)_0208_-_Cristianodi Shafique Khokhar
La vittima è Naveed Maqsood, 39 anni. Grazie alle quote riservate per le minoranze aveva ottenuto un lavoro come autista in un istituto scolastico governativo. Alla direttrice musulmana però non piaceva “perché membro di una minoranza”, e non gli ha mai dato lo stipendio. Dopo aver fatto ricorso in tribunale, la corte ha ordinato il suo licenziamento.

Gujrat (AsiaNews) – Licenziato dal proprio posto di lavoro perché cristiano. Accade in Pakistan, nella citta di Gujrat (provincia del Punjab), dove Naveed Maqsood è in causa da oltre un anno per porre fine alle continue discriminazioni subite a causa del proprio capo, una donna musulmana, direttrice di un istituto scolastico governativo. L’uomo, 39 anni, è padre di tre figli piccoli ed era impiegato come autista.

La vicenda è iniziata il 16 agosto del 2012 quando, grazie alle quote governative riservate alle minoranze, Naveed è stato assunto al Government Special Education Center Sara-e-Alamgeer di Gujrat. Nargis Parveen, direttrice dell’istituto, ha subito dimostrato di nutrire un rancore personale nei confronti del cristiano, e dal dicembre 2012 al settembre 2013 ha bloccato – in modo illegale – il suo stipendio.

L’uomo l’ha allora affrontata, chiedendole di lasciargli svolgere il suo lavoro in modo regolare, ma la direttrice ha spiegato che il posto a lui affidato era “destinato” a un suo conoscente e che lui “non le piaceva perché membro di una minoranza”. Non riuscendo a risolvere la controversia, Naveed ha chiesto e ottenuto di essere trasferito a Faisalabad, dove ha iniziato a lavorare per il National Special Education Center. Intanto, il governo ha sbloccato il salario a lui destinato, ma Nargis Parveen non ha mai trasmesso le buste paga all’uomo.

La National Commission for Justice and Peace (Ncjp) ha portato il caso davanti a un tribunale di Lahore, a nome di Naveed Maqsood. La corte ha inviato due mandati di comparizione alla direttrice, ma la donna non si è mai presentata. Nel gennaio 2014 Naveed è stato chiamato a testimoniare anche alla presenza delle autorità scolastiche: il risultato è stato il suo licenziamento in tronco.

Per Bunny Edward, avvocato e coordinatore del programma di assistenza legale dell’Ncjp, il Pakistan “sta diventando una società intollerante a grande velocità. Per quanto iguarda Naveed Maqsood, abbiamo presentato ricorso all’Alta corte di Lahore, per fargli riavere il posto di lavoro e gli stipendi arretrati”.

Fonte: http://www.asianews.it/


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