Un’immagine terribile salta agli occhi di chi in questo momento è seduto comodamente a casa a leggere le notizie dal Mondo! In Sudan, i Miliziani armati hanno attaccato in queste ore gli agricoltori e violentato a turno le donne contadine in Nord Darfur; le cose vanno di male in peggio nel Sud Darfour, dove settemila abitanti sono rimasti privi d’acqua e di generi di prima necessità.Gruppi di uomini armati a cavallo o su cammelli hanno attaccato i contadini di Saraf Omra, Nord Darfur, seminando terrore e violenza. Ad avere la peggio sono state un gruppo di contadine catturate e violentate a turno dai sequestratori. Secondo le informazioni diffuse da Radio Dabanga, gli agricoltori sono stati picchiati e frustati prima che i miliziani rubassero i loro soldi e le attrezzature agricole. La regione è stata testimone di molti abusi di questo tipo da parte delle milizie filo-governative, soprattutto nei confronti delle donne. In un secondo attacco, pastori su cammelli, cavalli, e due Land Cruisers hanno invaso una fattoria a nord di Kabkabiya, in Nord Darfur. Da Aramba, parlando a Radio Dabanga un agricoltore ha detto che i pastori armati li hanno costretti con la forza a lasciare il loro bestiame scatenando una vera e propria rivolta contro gli agricoltori che sono rimasti gravemente feriti.
E’ le cose non vanno affatto meglio a gli oltre 7 mila abitanti di Mazroub, a nord di Adila, nel Sud Darfur, sono a corto di acqua potabile e servizi basilari. Secondo informazioni diffuse dalla locale Radio Dabanga non c’è un medico in tutta l’area. I malati hanno come unica opportunità il soccorso di un operatore sanitario della Military Petrol Guard Unit. E’ carente anche l’acqua potabile e, attualmente, la popolazione beve quella piovana raccolta durante la stagione delle piogge. Solo la scorsa settimana un’organizzazione umanitaria è riuscita a portare un po’ di acqua con le autobotti. Le scuole della zona sono chiuse perchè mancano una programmazione fissa e gli insegnanti. Nell’area limitrofa di Dereiga, sono circa 700/800 studenti privi di regolare scolarizzazione. Gli insegnanti, molti dei quali vivono lontani dalle scuole, vanno e vengono anche perchè i loro stipendi non sono retribuiti. Radio Dabanga ha voluto diffondere un messaggio al Governo centrale e alle organizzazioni della società civile dicendo che la situazione si sta aggravando e la gente di Mazroub ha urgente bisogno di aiuti umanitari.
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