La devastazione e la persecuzione contro i figli di Dio continua inesorabilmente senza sosta. Nuovi fatti di violenza in Kenya, dopo il sanguinoso attacco al centro commerciale Westgate di Nairobi, compiuto a fine settembre dai miliziani somali Al Shabaab, e costato la vita ad almeno una settantina di persone, questa volta è costato la vita a due pastori evangelici. A Mombasa, sulla costa dell’Oceano Indiano, due pastori evangelici sono stati uccisi in diversi attacchi, a poche settimane dall’assassinio di un imam, che aveva innescato disordini e scontri.A perdere la vita sono stati nelle ultime ore Charles Matole, leader della comunità ‘Vikwatani Redeemed Gospel Church’, e Ibrahim Kidata, delle ‘East African Pentecostal Churches’.
Una decina di giorni fa’ la chiesa protestante appartenente all’Esercito della Salvezza nel quartiere di Majengo a Mombasa, in Kenya, era stata data alle fiamme da alcuni dimostranti scesi in piazza per manifestare contro l’uccisione di un religioso islamico considerato vicino agli Shabaab somali. Nell’area, secondo testimoni, erano stati avvertiti colpi di arma da fuoco e le forze di sicurezza in tenuta antisommossa erano state schierate davanti alla chiesa della Pentecoste per paura di ulteriori ripercussioni. L’uomo ucciso è lo sceicco Ibrahim Ismail, un predicatore integralista considerato il successore di Aboud Rogo Mohammed, assassinato anche lui nell’agosto 2012. Ismail era solito tenere i suoi sermoni nella moschea cittadina di Masjid Moussa, frequentata da fondamentalisti del movimento jihadista al-Mujaheddin, responsabile, il 21 settembre scorso, dell’assalto al centro commerciale Westgate di Nairobi, in cui hanno perso la vita decine di civ
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