Durante la campagna elettorale, il neoeletto Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un piano deciso e rigoroso per proteggere i minori da pratiche di «mutilazione chimica, fisica ed emozionale» legate alla transizione di genere.
Trump ha promesso che, già dal «giorno 1» del suo mandato, ribalterà le politiche del predecessore, eliminando ogni programma che «promuova il concetto di transizione di genere e di sesso a qualsiasi età». Ha annunciato che chiederà al Congresso di bloccare l’uso di fondi federali per tali procedure e di passare una legge che proibisca la «mutilazione sessuale dei bambini in tutti i 50 Stati».
Inoltre, Trump prevede che ogni ospedale o fornitore sanitario coinvolto in queste pratiche sarà escluso dai programmi di Medicaid e Medicare, e sarà creato un «diritto privato di azione per le vittime» affinché possano chiedere risarcimenti.
Le agenzie federali – se Trump rispetterà le promesse – indagheranno su eventuali violazioni da parte delle Big Pharma e delle reti ospedaliere che promuovono bloccanti della pubertà o ormoni non autorizzati. Infine, il Dipartimento dell’Istruzione si assicurerà che nessun insegnante possa indurre i bambini a credere di essere “nato nel corpo sbagliato,” con severe conseguenze per chi violerà tali norme.
«Trump ha dato un segnale forte – commenta Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus – che ci auguriamo venga accolto anche in Europa e in Italia per proteggere i minori e il loro diritto a una crescita sana e naturale, senza interferenze ideologiche o pressioni commerciali».
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