«E Davide disse a Saul: “Nessuno si perda d’animo a motivo di costui! Il tuo servo andrà e si batterà con quel Filisteo”» (1.Sam.17:32).Nella sfida di Davide con Golia, da un lato c’era il popolo di Dio e Davide alla loro testa e dall’altro c’erano i filistei con Golia alla loro testa.
Così è accaduto sulla croce del Golgota, Satana era da un lato e il nostro Signore dall’altro. Il Signore stava dalla parte dei Suoi, perché nessun profeta avrebbe potuto intraprendere questa lotta con Satana. Tutti erano nati in questo mondo nella stessa maniera.
Lì la decisione fu presa. E fu detto: “Chi sarà sconfitto nel combattimento dovrà servire come schiavo”. Crediamolo oggi che il conflitto sul Golgota è stata una completa vittoria del nostro Signore, quindi una vittoria per il popolo di Dio. È stata una vittoria di Dio per voi e per me. E, se con questa fede confidiamo nel Signore, allora la fede sarà la vittoria, la fede nell’opera compiuta di redenzione, la fede nella riconciliazione, la fede che siamo stati strappati al nemico e che possiamo stare dalla parte di Dio.
Non dimentichiamolo: chi è sopraffatto da qualcuno in battaglia deve servirlo, deve sottomettersi a lui. Questo era l’accordo fra Davide e Golia: “Se tu vinci allora il mio popolo si sottometterà a te”.
Al Golgota c’è stato no scontro, Satana e tutto l’inferno era sciolto, ma anche Dio era presente, Dio era in Cristo e ha riconciliato il mondo con Sé, e ha perdonato le nostre trasgressioni, il sangue dell’Agnello è stato sparso, e così crediamo che siamo stati giustificati. La vera fede non è una teoria, proviene da un’esperienza divina.
Credete voi tutti che lo scontro ha avuto luogo? Credete tutti che Gesù Cristo ha schiacciato la testa del serpente? Credete tutti che Egli ha vinto il potere dell’inferno? Vi chiedo per chi Egli ha vinto? Per voi e per me, in modo che potessimo diventare vincitori. Noi eravamo nel Suo piano, Egli non l’ha fatto per Sé stesso, non aveva bisogno di redenzione, noi eravamo i perduti, noi eravamo quelli per i quali Egli ha fatto tutto.Ewald Frank
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