L’OTTAVO GIORNO!

Genesi 17:5 non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni .
12 All’età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso tra di voi, di generazione in generazione.
Quando un uomo si prostra davanti al Signore sarà presto innalzato da Lui e pronto a ricevere una potente trasformazione per essere introdotto in progetti più grandi perché il suo cuore è stato reso umile e legato al suo Dio.
Il cambio del nome da Abramo, padre eccelso, ad Abraamo, padre di moltitudini, significa il passaggio da una fede domestica e locale ad una visione di espansione del Regno di Dio e di una crescita personale, da ciò che Dio può dare a te a ciò che tu puoi dare a Lui.
Chi riceve una grande visione deve essere disposto ad avere un grande cuore, da padre di Ismaele a padre di moltitudini, hai due opzioni, continuare con una tranquilla fede familiare ridimensionantodi e trascurando la tua chiamata o collocarti nel perfetto piano di Dio per la tua vita in un sconvolgente, entusiasmante e sorprendente progetto divino che ti riguarda.
Questa rinnovata promessa è accompagnata da un nuovo patto, dopo quello degli animali divisi, Dio chiede ad Abramo di circoncidere ogni nato maschio per generazioni, quindi non sangue e dolore animale ma umano, un segno nella carne da portare per tutta la vita.
Tanti sono i simbolismi applicabili alla circoncisione rimane però il fatto che è una ferita nella carne come espressione di una esperienza personale che distingue e costa.
La scienza afferma che solo all’ottavo giorno un bambino è in grado di affrontare la circoncisione e il comando Divino era proprio per quel giorno, che diventa il simbolo di una maturità da raggiungere, un’esortazione ad ogni credente ad abbandonare la fede infantile dei sette giorni, che non fa soffrire ma che neanche dà identità e appartenenza al Signore, ma di andare con fierezza verso l’ottavo giorno dove si soffre ma si riceve l’approvazione di Dio e si diventa credenti non per sentito dire ma per esperienza personale.
Sia la chiamata rinnovata ad Abramo che la circoncisione esortano a lasciare una condizione di fede limitata per entrare in una dimensione di maturità e responsabilità, lascia allora la religione dei sette giorni e permetti a Dio di segnare la tua vita, è l’ottavo giorno, la circoncisione che fa soffrire è il segno che appartieni all’Onnipotente.
Risplendi!

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