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Dagli Dèi indiani a Gesù Cristo!
Questa testimonianza è tratta da un video di Gennaro Chiocca e viene riportata scritta. È un servizio che svolgo da tempo ed è rivolto particolarmente alle persone audiolese.
Qualche mese fa, da noi è arrivata una ragazza del nord dell’India. E’ brillante, parla e scrive correntemente cinque lingue ed è venuta in mezzo a noi nonostante fosse afflitta dai suoi problemi, dai suoi guai però quando si è accorta che noi siamo cristiani immediatamente ha alzato un muro dicendoci “Io non sono cristiana, io sono questa…” e ci ha parlato della sulla sua religione.
“Voi credete in Gesù? Io credo negli dei del mio Paese, voi adorate Gesù io adoro costoro, e mi voglio tenere questi Dei“. Noi le facemmo capire che nessuno avrebbe avuto nulla da ridire però le dissi: “Tu tieniti i tuoi Dèi ma in chiesa non mancare e, quando verrai in chiesa, noi pregheremo il nostro Gesù e tu pregherai i tuoi dei”. “Va bene”, mi rispose lei e così sancimmo questo patto di rispetto reciproco fra la nostra fede e la sua.
In verità, noi volevamo che lei non si allontanasse e che continuasse a venire in chiesa ad ascoltare i messaggi di salvezza da parte di Gesù nostro Signore. Lei partecipava ai culti sedendosi nelle ultime file mentre scrutava le persone in sala. Poi guardava i cantici scritti sul telo dove venivano proiettati e io notavo da parte sua un certo interessamento. A fine culto qualcuno le domandava se le piacessero i cantici visto che molti la vedevano cantare e lei di risposta si difendeva dicendo che i cantici le piacevano ma nulla l’avrebbe allontanata dai suoi Dèi.
In quel periodo avemmo un culto fortissimo ripieno dello Spirito Santo. Noi non ce ne accorgemmo subito, ma lei incominciò a stare male, ebbe un disturbo fortissimo. Finito il Culto lei corse verso il pulpito con le mani sul torace, mi guardò con occhi sgranati e mi disse: “Basta! Basta! Non mi parlate più di Gesù!! Per favore basta!”. Poi si coprì il viso con le proprie mani.
Capimmo dal suo comportamento che Dio l’aveva toccata nel suo cuore alimentando una serie di incertezze, di dubbi sulla sua fede insomma, stava bruciando il pruno. Si sedette con le mani sul volto e attraverso le dita guardandomi mi disse: “Non parlarmi di Gesù”. Scesi dal pulpito mi avvicinai insieme a mia moglie e a qualche anziano e le chiesi cosa avesse. Lei ci tenne a rispondere che, nonostante stesse male, avrebbe continuato a pregare i suoi Dèi. Cosicché la invitai a proseguire anzi, le dissi che mi sarei unito a lei nelle sue preghiere ai suoi Dèi e che se essi mi avessero risposto, avrei cominciato a adorarli anch’io; se, però, non avessero risposto e, viceversa, avesse risposto il mio Dio, lei avrebbe dovuto convertirsi.
Le feci questa proposta perché sapevo che i suoi Déi erano uno più morto dell’altro, mentre il mio Dio invece è Vivente! E così abbiamo pregato. La domenica dopo, la ragazza entrò nella sala di Culto nonostante la presenza di tantissime persone e fece una corsa verso il pulpito dove c’ero io. Salì sul pulpito e disse”: “Pastore che gioia che ho, mentre pregavo a casa dalla mia bocca uscivano delle lingue strane che io non avevo mai sentito, ma la pace e la gioia che provavo erano indescrivibili”.
È IL MIO DIO!!
È nata di nuovo, si è convertita a Gesù, ha lasciato il suo fidanzato perché l’ha presa per matta, la sua espressione cambiò, il suo volto non era più triste e pallido, bensì roseo e gioioso, illuminato dalla pace e dalla gioia dello Spirito Santo.
Fratelli e sorelle, noi abbiamo una chiamata di Dio che ci ha rivestito di fuoco. Noi non temiamo la sfida degli altri “dèi”. Molti hanno paura di muoversi perché hanno paura di contaminarsi. Sappiate una cosa fratelli: non saremo noi a contaminarci quando avremo a che fare con il mondo; sarà il mondo che sarà santificato dalla nostra presenza quando predicheremo il Vangelo di Cristo.
Prendiamo la sfida senza timore, senza paura, perché se vogliamo che la nostra vita abbia un senso, se vogliamo che l’eternità registri qualcosa di buono nel cielo; se vogliamo inviare qualcosa di sostanzioso come oro, dobbiamo servire solo il Signore.
Dio ci benedica!
Amen!
Sono in molti a chiedermi se possono condividere le testimonianze che pubblico. Tutti lo possono fare; è ovvio che nel farlo vanno salvaguardati la pagina di provenienza e il nome dell’autore, citandoli.

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