ASIA CENTRALE: GIOVANI CRISTIANI SUBISCONO PERSECUZIONE VIOLENTA

Negli ultimi mesi, l’Asia Centrale è stata protagonista di diversi episodi di persecuzione, soprattutto nei confronti di giovani cristiani ex-musulmani. Molti di questi giovani si sono convertiti di recente al cristianesimo e hanno dovuto ben presto fare i conti con violenti episodi di persecuzione da parte delle loro stesse famiglie.

Sanida*, 17 anni, e suo fratello minore Kamil*, 13 anni, sono stati brutalmente picchiati dal padre a causa della loro scelta di seguire Gesù. L’uomo li ha cacciati di casa e disconosciuti come figli. I due adolescenti, spaventati, non sapevano come gestire la situazione, né dove andare. Una famiglia cristiana locale li ha accolti a casa propria per un periodo di tempo. Altri membri della chiesa li sostengono, andando a trovarli e pregando per loro.

Anche Ahmad*, convertitosi da poco, è stato mandato via di casa dalla sua famiglia. Sua moglie, musulmana, e i suoi figli adolescenti hanno scoperto che era diventato cristiano. Questo ha portato enorme scandalo in famiglia: hanno bruciato la sua Bibbia e lo hanno mandato via di casa. Ora si trova in un luogo sicuro.

Il giovane Alisher*, 18 anni, è stato picchiato e cacciato via di casa dalla sua famiglia musulmana in seguito alla sua conversione al cristianesimo. Ora vive a casa del pastore della chiesa nascosta locale; la famiglia del pastore lo aiuta anche a frequentare dei corsi di formazione, affinché possa imparare un mestiere ed essere poi in grado di sostenersi autonomamente. Alisher è anche impegnato in chiesa: aiuta il pastore a gestire le riunioni e gli incontri di lode e preghiera con gli altri cristiani.

Un altro giovane credente, Sadik*, 19 anni, è stato brutalmente picchiato dal padre musulmano; è poi riuscito a fuggire di casa, in condizioni pessime e con molti lividi su viso e corpo. Ha ricevuto cure mediche in ospedale e il pastore locale lo ha aiutato. Ora anche Sadik vive con la famiglia del pastore e sta frequentando dei corsi di formazione.

“Tutti i nuovi convertiti provenienti dai villaggi sono di origine musulmana; quindi, devono immediatamente affrontare una resistenza aggressiva da parte dei loro parenti, del vicinato e delle comunità musulmane. Le chiese, sia ufficiali sia nascoste, devono prendersi cura o almeno cercare il modo di sostenere i neoconvertiti che vengono perseguitati, specialmente i più giovani” – ha condiviso con Porte Aperte/Open Doors il leader di una chiesa nascosta in Asia Centrale, anche lui cristiano ex-musulmano

Porte Aperte rafforza i cristiani perseguitati in Asia centrale fornendo Bibbie e letteratura cristiana, formazione biblica e professionale, assistenza medica e sociale, progetti di sviluppo socio-economico e ministeri per bambini, giovani e donne.

https://www.porteaperteitalia.org/asia-centrale-quando-i-giovani-subiscono-persecuzione-violenta/


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