Sia l’anno scorso che l’inizio di quello attuale sono stati giorni difficili per molti di noi, e ancora di più coloro che hanno perso persone care, o che hanno sofferto a causa del Covid, ricoverati da soli in ospedale senza il contatto e il conforto dei familiari. Tanti disagi, tante restrizioni, tanto dolore. Non parliamo poi dei poveri e dei bisognosi nei paesi dove già la situazione era drammatica ancora prima della pandemia.
Molte persone hanno perso il lavoro. Tanti anziani e persone malate hanno perso la speranza. Niente fa perdere la gioia di vivere quanto la mancanza di speranza. Niente infonde questa gioia più della speranza. Anche quando il sole è oscurato dalle nuvole, la speranza fa brillare la luce intorno a noi.
Non sto parlando di una “falsa speranza”, ma di quella pura, autentica che viene generata nella nostra anima dalle promesse di Dio. Non dobbiamo cedere al pessimismo, circondandoci di parole e di concetti negativi, perché ciò soffocherebbe anche il minimo residuo di speranza. Tuttavia il motivo della nostra speranza non è un incauto ottimismo, ma una persona: il nostro Signore Gesù Cristo. L’apostolo Paolo prega per i credenti di Roma e dice: “Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo”. Romani 15:13
Sebbene davanti a noi si prospettino delle sfide ardue – d’altronde la vita non è mai stata facile per nessuno – dobbiamo avere fiducia in Dio, e credere che i Suoi propositi per noi non sono cambiati. Egli ci esorta: “Siate forti e coraggiosi, non abbiate paura, non spaventatevi…, perché l’Eterno il tuo DIO, è Lui stesso che cammina con te, Egli non ti lascerà e non ti abbandonerà”. Deuteronomio 31:6
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