“Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l’una all’altra…” Galati 5:16-17
Questo racconto illustra perfettamente la lotta tra la carne e lo Spirito. Chi vincerà questo combattimento?
Un uomo trovò un cagnolino per strada e lo portò a casa. Viveva da solo e il cucciolo gli teneva compagnia. Divenne col tempo un grosso cane. Un giorno una colomba si posò sul davanzale della finestra e quell’uomo gli diede da mangiare.
La colomba prese confidenza, e l’uomo portò in casa anche lei. Ma il cane non gradì la presenza della colomba e cominciò ad abbaiare in preda alla gelosia. Ogni volta che l’uomo rivolgeva un po’ d’attenzione alla colomba il cane abbaiava. Decise allora di mettere il cane nel cortile, ma non riuscì a farlo uscire dalla casa. Ci provò con la forza, ma il cane lo addentò.
Si rivolse ad un esperto di animali che gli propose la soluzione più semplice: mandare via la colomba. Dispiaciuto di questa soluzione, tornò a casa. Aprendo la porta rimase costernato nel vedere il grosso cane sul corpo esamine della colomba, le cui penne erano sparse dappertutto e il sangue sul pavimento.
L’uomo corse, sferro un calcio al cane che guaendo si andò a rifugiare sotto il tavolo. Con dolcezza l’uomo prese la colomba dal pavimento. Per fortuna ancora respirava. La portò in cucina e comincio a curarla.
Ora però doveva eliminare il pericolo. Come riuscire a mettere il cane fuori? Ebbe un’idea. Corse in cucina e aprì l’armadio dove teneva il cibo per il cane. Prese tutto il cibo, le ciotole dove il cane mangiava e chiuse tutto a chiave. Poi tornò ad occuparsi della colomba.
Più tardi il cane affamato andò in cucina dov’era solito trovare il suo piatto, ma stavolta non trovò nulla. Il giorno dopo l’uomo si alzo e sentì mugolare il cane per la fame, ma non gli rivolse nessuna attenzione. Dopo aver fatto colazione continuò a curare la colomba e a farla mangiare.
Continuò così per diversi giorni. Arrivò il momento che il cane era talmente debole che non fece resistenza al padrone che lo prese per la collottola, lo trascinò nella stanza e poi fuori, nel cortile.
Come andò a finire? La colomba guarì e rimase nella casa, il cane si adattò a stare nel cortile. Anche nella nostra vita, chi vince? Il cane che è figura della nostra carne o la colomba che rappresenta lo Spirito? Dipende chi sceglieremo di curare e dar da mangiare!
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