Nata con 16 settimane di anticipo torna a casa sana e salva. Non è l’unico caso che deve far riflettere

Un bambina nata con 16 settimane di anticipo e che alla nascita pesava appena 650 grammi è sopravvissuta e, dopo oltre cinque mesi di ospedale, è tornata a casa. Stiamo parlando della storia della piccola Liylah è nata al Princess Royal Hospital di Telford, in Inghilterra.

La mamma, Kimberley, è stata ricoverata al triage della maternità con forti dolori allo stomaco quando era incinta di 24 settimane. I dolori si sono rivelati in realtà contrazioni e alla fine ha dato alla luce la piccola Liylah il 5 gennaio 2023. Ha affermato: «Con 1 libbra e 6 once (650 g), Liylah pesava meno di una pagnotta e la sua testa era più piccola di una pallina da tennis. Distesa dalla testa ai piedi misurava solo 29 cm di lunghezza. Ma per fortuna ho potuto coccolarla e ora lo sto facendo, per la prima volta, a casa».

Ai suoi genitori, infatti, non è stato permesso di avvicinarsi fino a che non ha compiuto tre settimane di vita, poiché necessitava ovviamente di cure specialistiche. «A causa delle sue dimensioni – ha spiegato la madre – Liylah è stata messa in un ventilatore, incubata e portata direttamente al reparto neonatale prima di essere trasferita al Newcross Hospital di Wolverhampton e poi al Birmingham Children’s Hospital per interventi chirurgici e cure specialistiche».

Il 17 marzo scorso, dopo circa tre mesi al Birmingham Children’s Hospital, la piccola Liylah è stata finalmente in grado di essere trasferita nuovamente al Princess Royal Hospital, per poi migliorare visibilmente sempre di più nelle settimane e nei mesi successivi. Ora, come spiega la famiglia, sta iniziando anche a respirare da sola, riducendo la sua dipendenza dal supporto dell’ossigeno.

La vita vince, dunque. E quella di Liylah non è un caso isolato, il che dovrebbe far riflettere – anche noi italiani – su quanto sia fondamentale e indispensabile proteggere sempre la vita e non arrendersi mai. Qualche anno fa, infatti, uno studio del dottor Edward F. Bell dell’Università dell’Iowa, dal titolo ”Mortality, In-Hospital Morbidity, Care Practices, and 2-Year Outcomes for Extremely Preterm Infants in the US, 2013-2018″, ha scoperto che dal 2013 al 2018, con i bambini nati tra la 22esima e la 28esima settimana di gestazione, «la sopravvivenza alle dimissioni dall’ospedale si è verificata nel 78,3% dei casi ed è significativamente migliorata rispetto a un tasso storico del 76,0% tra i bambini nati nel 2008-2012». Lo studio ha valutato bel 10.877 bambini nati tra la 22a e la 28a settimana di gestazione in 19 centri medici accademici negli Stati Uniti.

Ciò significa che quasi quattro bambini su cinque nati estremamente prematuri sono sopravvissuti. La portavoce di Right To Life UK, Catherine Robinson, ha dichiarato: «La storia ispiratrice di Liylah è una testimonianza del miglioramento dei risultati per i bambini prematuri e una sfida costante all’attuale limite di tempo per l’aborto di 24 settimane nel Regno Unito».

https://www.provitaefamiglia.it/blog/nata-con-16-settimane-di-anticipo-torna-a-casa-sana-e-salva-non-e-lunico-caso-che-deve-far-riflettere


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