di Agostino Masdea – Dopo che Gesù fu battezzato da Giovanni, il vangelo ci dice che “…fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.” Matteo 4:1. Rimase in quel luogo per quaranta giorni, digiunando e pregando. Alla fine ebbe fame.
Fu in quel momento che il diavolo si presentò e approfittando della debolezza fisica di Gesù, provò a farlo cadere. Il nemico ci attaccherà sempre quando ci vedrà fisicamente o spiritualmente deboli. Il punto debole di Gesù quel giorno poteva essere la fame, e su questo puntò il nemico: “Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani”. Ma aveva sottovalutato la forza del nostro Maestro: “Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”. (vs. 4).
Voglio farvi notare che l’arma usata dal Signore fu la parola di Dio, o come la definisce Paolo, la spada dello Spirito. Naturalmente anche satana conosce la Parola e nel secondo tentativo la usa: “Sta scritto…”, ma Gesù rispose: “È altresì scritto…” .
Non possiamo sperare di resistere e vincere contro la tentazione se non conosciamo e impariamo ad usare la nostra Bibbia e se lo Spirito Santo non ci insegna come usarla.
Gesù, vincendo contro il diavolo, diventa il nostro Campione, l’esempio di come affrontare la tentazione. Solo con Lui possiamo prevalere contro le insidie del nostro astuto nemico. Tutti coloro che affrontano questo insidioso e pericoloso conflitto da soli, resteranno sicuramente soggiogati e sconfitti.
Infine una nota degna di attenta riflessione: È scritto che Gesù, “pieno di Spirito Santo”, fu condotto nel deserto. Dopo la tentazione: Gesù, “nella potenza dello Spirito”, se ne tornò in Galilea. Sia così per tutti noi!
“Quando l’avversario verrà come una fiumana, lo Spirito dell’Eterno lo metterà in fuga” Isaia 59: 19.
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