di Agostino Masdea – “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti”. E, fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. Luca 5:5-6
Pietro e Andrea erano fratelli ed erano pescatori, così come Giacomo e Giovanni. Non c’è niente di più frustrante per un uomo lavorare tutto il giorno, o tutta la notte e non riuscire ad ottenere nulla. Stanchi della lunga notte passata infruttuosamente, stavano sulla riva a lavare e riassettare le reti.
Quello era un giorno speciale per loro, anche se era cominciato male, nella tristezza e nella frustrazione. Non solo quel giorno stava per cambiare, ma la loro vita da quel giorno non sarebbe stata più la stessa. Da pescatori di pesce stavano per diventare pescatori di uomini.
E tutto ebbe inizio quando Gesù si avvicinò e chiese a Pietro di poter usare la Sua barca come pulpito. È bello condividere con il Signore ciò che abbiamo e Pietro non esitò a collaborare col Maestro. Mentre Gesù insegnava e predicava, egli continuava a lavorare e nel frattempo ascoltava.
La fede viene dall’udire la Parola di Dio. E le parole di Gesù avevano sortito questo effetto. Ora Pietro, quando Gesù finì di ministrare, non si aspettava certo di sentirsi dire: “Prendi il largo, e gettate le reti per pescare” Luca 5:4. Era una cosa alquanto insolita (d’altronde Gesù era un falegname, che cosa poteva sapere di come si pesca…), ma la fede generata dalle parole del Maestro suggerì a Pietro di non rifiutarsi, di non trovare delle scuse, ma di ubbidire. Rispose: “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti”. (5:5)
Secondo la Tua parola… una parola piena di autorità. Se come Pietro, anche noi siamo disposti ad ubbidire alla Sua Parola, anche quando non comprendiamo tutto ciò che Egli ci chiede, vedremo la gloria di Dio nella nostra vita, la situazione ribaltarsi, le cose cambiare e il Signore operare con potenza.
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