Zichichi, l’uomo che crede in chi ha creato il mondo lancia un appello: servono politici illuminati per emergenza Terra!

Antonio-Zichichi-assessore-alla-cultura-Sicilia-600x250“Abbiamo bisogno di politici illuminati per fare in modo che le 71 emergenze planetarie siano correttamente prese in considerazione”. Lo ha detto il fisico Antonino Zichichi, presidente della Fondazione Ettore Majorana, in apertura della quarantaseiesima sessione dei Seminari internazionali sulle Emergenze planetarie organizzato dal centro Majorana di Erice (Trapani). In un passaggio del suo intervento introduttivo, Zichichi ha ironizzato sulla cancelliera tedesca Angela Merkel.

 “Merkel – ha detto – e’ laureata in Fisica. Se avesse detto a un esame di fisica quel che ha detto per difendere le sue scelte sarebbe stata bocciata”. Sono 71 le emergenze del pianeta catalogate da diecimila scienziati che hanno elaborato 100 progetti in 50 Paesi del mondo “per dimostrare – ha proseguito Zichichi – che se ce la volonta’ politica le emergenze planetarie possono essere risolte”. “La principale sofferenza del mondo -ha evidenziato il presidente del centro Majorana- e’ la scarsita’ d’acqua.
  Nonostante l’acqua ricopra il 70,8 per cento della Terra, c’e’ chi muore di siccita’”.

Seguono l’inquinamento del suolo, la cattiva e diseguale distribuzione del cibo, l’energia limitata, l’inquinamento, i limiti dello sviluppo “ostacolato in mille modi”, ha sottolineato Zichichi. Tra le altre emergenze, lo scienziato ha citato “il clima, il monitoraggio del pianeta, le minacce belliche, la tecnologia che deve raggiungere il Terzo mondo, la sostituzione degli organi, l’aids e l’inquinamento culturale che spinge i Governi del mondo a stanziare miliardi di dollari su emergenze inesistenti quali l’effetto serra e il buco nell’ozono che oggi terrorizzano i Paesi per effetto di una cultura dominante non scientifica”.

Ma Zichichi non è soltanto un uomo di scienza ma anche un uomo di fede. Lui sa bene che le risposte che non può dare la scienza le può dare solo Dio,  ovvero,  il creatore del cielo, della terra e dell’universo. E’ opinione comune che le leggi dell’universo scoperte dalla scienza siano in conflitto con quelle imperscrutabili di Dio. La contrapposizione tra fede e scienza rappresenta uno dei dilemmi più laceranti del nostro tempo; un dramma che conobbe il suo primo controverso atto con Galileo Galilei.
Zichichi, smentisce e ribalta tale contrapposizione: “Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o di negare l’esistenza di Dio”Proprio Galilei, scopritore del principio d’inerzia, della relatività e delle prime leggi che reggono il creato, era credente e considerava la scienza uno straordinario strumento per svelare i segreti di quella natura che porta le impronte di Colui che ha fatto il mondo. E credenti erano Maxwell e Planck, due padri della fisica contemporanea, uomini che hanno scoperto nuovi orizzonti sulle leggi dell’universo grazie allo studio di particelle infinitamente piccole; tanto piccole da non poter contenere traccia né di angeli né di santi, e da non poter quindi avallare, apparentemente, alcuna spiegazione razionale dell’esistenza del divino.

Le conquiste della scienza non oscurano le leggi divine, ma le rafforzano, contribuendo a risvegliare lo stupore e l’ammirazione per il meraviglioso spettacolo del cosmo, che va dal cuore di un protone ai confini dell’universo.
Nessuna scoperta scientifica ha messo in dubbio l’esistenza di Dio.
La scienza è fonte di valori che sono in comunione, non in antitesi con l’insegnamento delle Sacre Scritture, con i valori quindi della Verità Rivelata.
Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste.
Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l’Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Si potrebbe obiettare: dal momento in cui risulta impossibile arrivare a Dio tramite scoperta di Logica Matematica o per via di una scoperta scientifica né Logica né scienza possono essere più invocate per arrivare all’atto di Fede. 
Tutto ciò è esatto. Infatti, la fede è un dono di Dio. Corroborata però dall’atto di Ragione nel Trascendente.
Si rifletta comunque un pò. La Logica Matematica e la Scienza sono attività intellettuali che operano nell’Immanente.
Se fosse possibile dimostrare l’esistenza di Dio per via di un rigoroso procedimento di Logica matematica, Dio sarebbe l’equivalente di un teorema matematico.
Se fosse possibile dimostrare l’esistenza di Dio per via di una serie di ricerche rigorosamente scientifiche, Dio sarebbe l’equivalente di una grande scoperta scientifica.
Se ciò fosse possibile, l’uomo sarebbe in grado di arrivare al teorema supremo: la dimostrazione matematica dell’esistenza di Dio.
Ovvero la più straordinaria di tutte le scoperte scientifiche: la scoperta di Dio.
Teorema e scoperta oltre le quali non potrebbe esserci nient’altro. Sia la ricerca matematica sia quella scientifica hanno invece una proprietà fondamentale in comune. Ogni scoperta apre nuovi orizzonti. Concetti mai prima immaginati, Colonne e Forze di cui nessuno era riuscito a fantasticare l’esistenza, si presentano agli occhi del ricercatore come tappe di un cammino apparentemente senza fine. Colui che ha fatto il mondo queste cose le conosce. Solo un Suo pari potrebbe saperne altrettanto.
Noi siamo miseri mortali: fatti sì, a sua immagine e somiglianza. Privi però della Sua potenza intellettuale. Ecco perché io penso che noi non sapremo mai tutta la Matematica né tutta la Scienza.
C’è un aspetto della realtà in cui viviamo che mi affascina in modo particolare: il cammino senza soste, l’ascesa continua, nello studio della Logica Matematica e della Scienza. Ciò è possibile grazie all’intelletto che ci ha voluto dare Colui che ha fatto il mondo.
E’ un privilegio straordinario essere stati invitati al tavolo della ragione che opera l’Immanente e nel Trascendente. Attorno a quel tavolo noi siamo seduti, desiderosi di apprendere, non di cacciar via Colui che ci ha invitati. Il tavolo della ragione permette però all’uomo di riflettere sul Trascendente e sull’Immanente. Ed ecco dove l’atto di Fede, che è dono di Dio, si coniuga con l’atto di Ragione. Infatti la Ragione è dono di Dio.

Antonino Zichichi


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