Televisione svizzera. Quando la fede entra in carcere

Il pastore Paolo Tognina invita il pubblico a entrare in due realtà penitenziarie italiane fra storie di fede e di speranza. Il link al video è nell’articolo

La rubrica “Segni dei tempi”, settimanale protestante della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (Rsi), ha trasmesso, il 18 marzo, una puntata sull’attività delle chiese negli istituti di pena, ha evidenziato i benefici che i detenuti ricevono e come la loro vita cambia.

In “Quando la fede entra in carcere”, Paolo Tognina, conduttore del programma, invita i telespettatori a entrare in due realtà penitenziarie italiane.
«Le carceri si trovano fuori dalle città, lontano dai nostri occhi» dice Tognina. «Eppure molti detenuti dicono di avere trovato la fede proprio dietro le sbarre».

«Il nostro viaggio» prosegue il conduttore «inizia nel carcere di Opera, a Milano, dove 170 fedeli pentecostali sono entrati per portare un messaggio di fede e di speranza. Prosegue poi in Veneto, a Padova, dove un detenuto, svizzero di nascita e residenza, ci racconta come si è convertito e come la sua vita è cambiata grazie all’incontro con i volontari della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno».

La comunità avventista di Padova svolge da molto tempo attività di cura spirituale nell’istituto penitenziario della città, oltre ad aver tenuto corsi per smettere di fumare e incontri su igiene mentale e altre tematiche.

Il detenuto intervistato si è convertito ed è stato battezzato in carcere diversi anni fa in una cerimonia officiata dal pastore Franco Evangelisti di Guerrino.

https://www.riforma.it/it/articolo/2023/03/31/televisione-svizzera-quando-la-fede-entra-carcere


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