La risposta di CRISTO all’autorità secolare. – di Don Basham – Ogni autorità viene da Dio, e Dio ci chiede di sottometterci. L’autorità viene espressa con delle limitazioni della nostra volontà:
– “Potrai mangiare da tutti gli alberi, fuorché da quello della conoscenza del bene e del male.”
– E quell’albero non era relegato in un angolo, ma si trovava in mezzo al giardino dell’Eden, per ricordare di continuo quella sottomissione.
L’autorità cui Cristo ci chiede di sottometterci non è solo quella buona, che fa la Sua volontà, ma anche quella cattiva e ingiusta.
– Infatti, è proprio in questo tipo di sottomissione che in noi viene spezzata la nostra naturale ribellione.
Disobbedienza = Ribellione
La disobbedienza alle autorità stabilite è ribellione, e
– mette a nudo la nostra ribellione, che verrà spezzata solo con la sottomissione. Per questo:
– la sottomissione diventa liberante: perché ci libera dall’ostacolo più grave alla resa a Dio: NOI STESSI e la natura di Adamo in noi – l’uomo vecchio e presuntuoso.
– L’uomo trova sempre motivi “validi” per giustificare la propria disobbedienza.
– Ma ogni giustificazione è ancora ribellione, perché l’uomo manca di riconoscere in se stesso la verità di Dio.
Qual è la verità di Dio?
L’uomo è peccatore, e in se stesso non ha speranza di salvezza.
– La sua buona volontà e le buone intenzioni non contano nulla quando comincia a credere in Dio.
– Dio, infatti, vuole portarlo al punto di diffidare di se stesso e di contare solo su di Lui.
– Questa è una GRAZIA, perché ci mette nella condizione di ricevere da Dio ciò che Lui vorrebbe darci e non può a causa della nostra ribellione.
Quando la ribellione perdura
Cosa significa la manifestazione della ribellione in noi, quando abbiamo deciso di seguire il Signore?
– La ribellione manifesta che l’uomo vecchio, il vecchio Adamo, in noi è morto solo in teoria, ma in realtà è vivo e vegeto.
– Non è il fallimento di una promessa di Dio,
– Ma l’esigenza dell’espressione volontaria e libera della nostra adesione al Suo messaggio.
– E per poter aderire volontariamente devi avere l’opportunità di agire in senso contrario, e di fare una scelta: deciderò di fare
a) LA VOLONTÀ DI DIO = sottomissione alle Sue regole; oppure
b) LA MIA VOLONTÀ = quello che sembra giusto A ME?
RIBELLIONE = DOMINIO DELLA CARNE
Se la ribellione non viene esposta, non può essere riconosciuta.
– E se non è riconosciuta non può essere spezzata da Dio.
La RIBELLIONE, infatti, non è uno spirito cattivo da cacciare, ma il DOMINIO della carne in noi, che va spezzato dal dominio dello Spirito. Quest’opera non è indolore, e la Scrittura la chiama RINNEGAMENTO = MORTE A SE STESSI.
– Il RIMEDIO a questa malattia è, in buona parte, l’AUTORITÀ, che serve ad esporla con chiarezza.
– LA SOTTOMISSIONE non ci è richiesta perché l’autorità è giusta, ma perché Dio ci ha messo in quell’ambiente (diventa obbedienza a Dio tramite quell’autorità).
– È questa la cura – e spezza le catene dell’uomo vecchio, dandogli la libertà dello Spirito.
Passi pratici per spezzare la ribellione
Ecco dei passi pratici per spezzare l’uomo vecchio in noi:
1. Imparare a memoria ciò che dice la Scrittura sull’argomento (Rm 13, 1-2: l’autorità viene da Dio).
2. Siamo chiamati a obbedire anche all’autorità ingiusta, e a soffrire.
Ma per quale motivo?
– Perché la ribellione non è risolta nella salvezza, non nel Battesimo dello Spirito, non con un sempre maggiore ascolto della predicazione e neppure dedicandosi sempre più alla preghiera,
– ma SOLO ASSOGGETTANDOCI AD UNA AUTORITÀ CHE NON CONDIVIDIAMO.
– Non esiste la guarigione dalla ribellione, ma il miracolo è farla sparire;
– Non esiste un tipo di adorazione che la spezzi.
Il problema si risolve solo attraverso la sottomissione all’autorità che non condividi.
Capire l’insegnamento della Scrittura
È di estrema importanza capire quanto dice la Scrittura riguardo a questo argomento.
Vi sono le eccezioni, ma ora consideriamo i principi. Le eccezioni riguardano solo Dio.
– Noi dobbiamo imparare a sottometterci ai principi.
– Invece siamo sempre alla disperata ricerca di ECCEZIONI per noi stessi: “Sì, ma …. “
– RIBELLIONE e SOTTOMISSIONE non sono azioni, ma ATTEGGIAMENTI – Dio in noi vuole elaborare l’atteggiamento di sottomissione spezzando la ribellione.
Sottomissione non significa obbedienza.
– Potete riconoscere che l’autorità può dire quelle cose.
– Ma se sono ingiuste davanti a Dio dobbiamo obbedire a Dio.
– Possiamo disobbedire con un atteggiamento sottomesso (Bibbia: “Dobbiamo obbedire agli uomini, o a Dio?”)
– Ma allo stesso tempo è possibile obbedire con un atteggiamento ribelle.
Quando le autorità sono ingiuste, dobbiamo sottometterci sperando che Dio le cambi. Imparerete a confidare che Dio cambi le autorità ingiuste sopra di voi.
In Luca 7,1 il centurione romano fu lodato da Gesù per come aveva capito bene il principio dell’autorità anche solo dalla disciplina secolare dell’esercito romano.
– Questa sua sottomissione lo ha portato alla fede in Dio perché in lui la ribellione era stata spezzata.
E pur essendo una persona in autorità, sottolineava il fatto di essere egli stesso “sotto autorità”.
https://www.chiesadiroma.it/?p=9133
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook