Ciao a tutti, sono Simone ed ho 32 anni. Sono cresciuto ricevendo gli insegnamenti della religione istituzionale, ma nonostante pregassi ogni sera e seguissi quelli che sono i riti religiosi tradizionali, la mia vita era insoddisfatta. Durante il mio cammino, ho incrociato diverse volte quelli che ora definisco “angeli di Dio”, ovvero uomini che in semplicità mi annunciavano di Gesù e mi incitavano alla lettura della Bibbia. Nonostante rimanessi toccato dalle loro parole, non davo molto peso alla cosa.
Crescendo, pensavo che “realizzandomi” le cose sarebbero potute cambiare. Mi fidanzai, cercai un lavoro, e con l’indipendenza economica iniziai a soddisfare ogni legittimo desiderio che mi passasse per la mente, come un’auto nuova, un viaggetto di tanto in tanto, qualche cenetta con gli amici; tutto questo, però, non bastò ad appagare la mia esistenza.
Sono sempre stato un bravo ragazzo (secondo la società): non bevevo, né fumavo ed avevo dei buoni principi, perciò non riuscivo proprio a capire come mai non fossi soddisfatto di me e della mia vita. Col tempo iniziai a vivere nella routine e a “subire la mia vita”, che era sempre la stessa. Ricordo che non riuscivo ad andare oltre l’abitudine, un po’ per paura ed un po’ perché mi ero accomodato su quelle che erano le mie sicurezze.
Arrivò il tempo in cui qualcosa venne a mancare, rompendo questa monotonia: a 29 anni persi il lavoro e quasi contemporaneamente crollò anche tutto il resto. La mia ragazza mi lasciò e quelli che erano gli amici della comitiva di sempre pian piano si allontanarono lasciandomi da solo con me stesso nel vuoto più totale. Avevo perso tutte quelle certezze che mi ero costruito negli anni e mi sentivo arrabbiato con tutto e tutti, anche con me stesso.
Dio però aveva un piano per la mia vita ed una mattina, mentre andavo a fare la spesa, incrociai in macchina un amico di vecchia data che non vedevo da tempo. Il suo volto gioioso ed il suo bel sorriso, mi toccarono il cuore a tal punto che cercai il suo numero e lo chiamai perché ero curioso di sapere cosa gli fosse successo. Con mio stupore, mi parlò di una persona speciale: Gesù.
Me ne parlò come se fosse il suo migliore amico, il suo liberatore, e oltre a parlarmi in modo nuovo di Gesù, mi propose di accompagnarlo ad una riunione giovanile in una chiesa evangelica; ed io, sebbene titubante, accettai.
Ricordo benissimo quel giorno: quando entrai notai subito che non erano presenti statue o immagini e tutti cantavano al Signore con un trasporto che non avevo mai visto. Fui colpito da questo e il mio cuore si abbandonò all’amore che avvertivo scappando a piangere senza riuscire più a smettere. Le parole dei canti o le cose che si dicevano, sembravano scelte apposta per me… eppure nessuno mi conosceva personalmente; ma Dio sì. Egli sa tutto di noi, perfettamente.
Mi fu regalata una Bibbia. Io con i libri non ho mai avuto un buon rapporto, ma per la prima volta avvertivo che con quel libro sarebbe stato diverso… e così è stato. Attraverso la lettura, in particolare dei vangeli, ho potuto conoscere meglio la figura di Gesù e quello che aveva fatto per ognuno di noi morendo sulla croce. Compresi ben presto che una cosa è “credere” ed un’altra cosa è “far proprio” quel sacrificio, permettendo a Gesù di salvare la nostra anima rendendoci una “nuova creatura” così come è scritto nella Parola.
Ricordo che una sera eravamo riuniti a casa di alcuni fratelli della chiesa, ed in semplicità ci mettemmo a condividere qualche versetto e pregare insieme. Nell’intimità di una casa successe quello che posso definire a tutti gli effetti “il più grande miracolo che un uomo possa ricevere nella propria vita”: nascere di nuovo.
Mentre pregavo avvertii un peso schiacciante dentro me: il peccato. E’ scritto infatti che “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23) e per la prima volta compresi anche lo scopo per cui Gesù aveva così tanto patito quelle sofferenze sulla croce: affinché io e te fossimo liberi dal peccato per mezzo del Suo sacrificio perfetto. Non c’è niente da aggiungervi… è completo e pronto per quanti vogliono “afferrarlo” per fede.
Feci così anch’io e caddi in ginocchio in lacrime chiedendo perdono per i miei peccati, ed in quello stesso istante quel peso svanì, lasciando il posto ad una pace ed una gioia che non pensavo potessero esistere, indescrivibili!
Da allora, avverto la presenza di Dio nel mio cuore e sulla mia vita e posso dire che da quando ho deciso di appartenere a Gesù, essa ha acquistato valore e dignità.
Egli ha reso nuove tutte le cose. Mi ha donato un nuovo inizio con una donna speciale (ora mia moglie) con la quale condividiamo l’amore per Dio, un nuovo lavoro, una nuova città e nuovi amici.
Oggi però sono consapevole e posso dichiarare che ogni singolo giorno ordinario, può essere reso straordinario solo ed unicamente dalla presenza di Gesù nel cuore.
https://www.adimodena.it/testimonianze/dio-fa-tutte-le-cose-nuove.html
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